
Dall’Italia giunge un allarme siccità sul lago Maggiore. Lunedì il livello delle acque segnava meno 24 centimetri sotto il livello idrometrico, e il Parco del Ticino denuncia lancia l’allarme: “Gravissime ripercussioni sulla flora e la fauna dell’area protetta”. Come riferisce il Corriere.it da lunedì prossimo il Consorzio Villoresi diminuirà la portata del Naviglio Grande da 37 metri cubi al secondo a 31: la metà della portata estiva del canale, che è di 64 metri cubi al secondo. Le acque del Naviglio scenderanno di altri 25 centimetri e il canale Villoresi, che disseta migliaia di aziende agricole, subirà una riduzione della portata.
“Siamo in una situazione critica. A soffrire per la carenza d’acqua sul lago e sul Ticino sono soprattutto le centrali idroelettriche, i consorzi di navigazione e l’ecosistema. E sarebbe andata anche peggio se il Ministero non avesse concesso di tenere nel lago 25 centimetri di acqua in più rispetto al limite in vigore” sottolinea al Corriere Alessandro Ubbiali, presidente del Consorzio del Ticino, l’ente regolatore del lago Maggiore.
Secondo la direzione del parco del Ticino alla base di questa situazione ci sarebbe la decisione del Ministero dell’Ambiente di mantenere le acque del lago ferme a un livello di 1,25 metri anziché 1,50 come chiesto dal Consorzio del Ticino, per incamerare una riserva d’acqua per il fiume da usare in periodi di siccità.
La situazione rischia di riaccendere le polemiche tra Svizzera e Italia sul controllo delle acque del Lago Maggiore. Polemiche che si riacutizzano ad ogni periodo di piena o di siccità prolungata. Al centro della questione vi è l’accordo siglato tra Svizzera e Italia nel 1940: questo fissa il livello del lago a un massimo di 150 centimetri sopra lo zero idrometrico nel periodo dal 1 novembre al 15 marzo e a un metro nel periodo da fine marzo a fine ottobre. Valore che nel 2015 è stato alzato in via sperimentale a 1,25 metri per il periodo estivo per cercare di creare una riserva nei periodi di siccità. Una soluzione “salomonica” che non aveva soddisfatto tutti, in particolare da parte italiana.
Lo scorso febbraio il vicepresidente del Parco del Ticino Luigi Duse aveva contestato la decisione svizzera di "non immagazzinare le acque" del Lago Maggiore. “Invece, viene fatta scorrere più veloce e questo a seguito delle proteste della Svizzera che voleva preservare le spiaggette.”
L’Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) pubblica regolarmente degli aggiornamenti dei dati idrologici: il 31 agosto il livello del Lago Maggiore era di 192.50m s.l.m, oggi si attesta sui 192.35 m s.l.m.
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