Ticino
Allarme cormorani nel Sottoceneri
Redazione
15 anni fa
Sulla sponda italiana del lago si stanno cercando soluzioni per diminuirne il numero. Mozione di Fraschina

È allarme cormorani soprattutto nel Sottoceneri. Per la precisione nel Ceresio, dove a causa della crescita sproporzionata di questi uccelli ci sono serie problematiche a livello di igiene, scrive il Corriere del Ticino, con ripercussioni anche sulla fauna. Sì, perché il cormorano va ghiotto del pesce, che mangia in quantità elevate. Insomma, questo uccello è sempre più presente e più prolifico. Lo scorso inverno alle cantine di Gandria sono stati censiti 2400 cormorani, rispetto ai 1800 dell’anno precedente. Mentre domenica scorsa tra Oria e Porlezza sono stati censiti più di 1000 uccelli e da qualche giorno è stata avvistata la presenza anche vicino a Campione. Sarebbero già una trentina gli uccelli predatori censiti. L’amministrazione provinciale di Como sta cercando di trovare una soluzione per contenere il numero dei cormorani e nei comuni italiani del Ceresio ha preso avvio una raccolta firme per chiedere misure energiche contro l’aumento di questi uccelli. Sulla problematica si è chinato pure il consigliere comunale leghista Stefano Fraschina, che lo scorso anno ha presentato un’interrogazione al Municipio di Lugano e oggi una mozione urgente dal titolo “Emergenza cormorani: è ora di intervenire!”. “In data 21 ottobre 2008 ho inoltrato un’interpellanza al Municipio di Lugano, chiedendo in che misura ci si poteva muovere per arginare tale fenomeno”, scrive il consigliere comunale. Che prosegue: “L’On. Paolo Beltraminelli, rispondendo alla mia interpellanza, mi disse che in questi casi, le misure conservative o di contenimento della specie sarebbero state di competenza Cantonale, girando di conseguenza la problematica all’Ufficio Cantonale della Caccia e della Pesca. Dopo un anno di attesa, puntualmente il problema si ripropone”. E così il consigliere comunale chiede all’Esecutivo cittadino di esporre urgentemente la problematica alle autorità cantonali (Ufficio caccia e pesca, Dipartimento del Territorio) e autorizzare l’apertura di una caccia selettiva durante il periodo invernale.

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