
Nuova offensiva contro l'Aldi che dovrebbe aprire i battenti a Pambio Noranco al posto del bar Corona, noto locale e luci rosse del Luganese (vedi articoli suggeriti). Dopo una prima interpellanza, i consiglieri comunali Sara Beretta Piccoli e Carlo Zoppi, unitamente ai colleghi Stefano Gilardi, Michaela Lupi, Demis Fumasoli, Ero Medolago, Antonio Bassi, Marco Seitz e Nicola Schönenberger ne hanno presentata oggi una seconda, intitolata "Lugano Sud al collasso?", con cui si pone l'accento sul probabile aumento del traffico nel comparto.
"L’insediamento progettato prevede un’affluenza di circa 650 veicoli al giorno, ai quali vanno aggiunti i mezzi pesanti per l’approvvigionamento del supermercato, che devono transitare tutti da Strada dala Curona / Strada da Pambi - evidenziano gli interpellanti - Da notare che la zona è accessibile con curva a gomito in corrispondenza della vicina chiesa dalla bretella autostradale. Questo numero di veicoli andrà ad aumentare il carico circolatorio attuale di circa il 38% generando di fatto un grave conflitto con il concetto di strada di quartiere".
"Inoltre causerà enormi difficoltà di accesso al mappale 26 che deve restare accessibile senza alcun disagio per poter garantire il suo mantenimento a verde con attività agricola almeno come fatto finora. Recentemente gli imprenditori della zona hanno ipotizzato che i movimenti d’auto, da e per questo nuovo Grande Generatore di Traffico saranno almeno 2000 al giorno. La stima è contenuta in una lettera inviata al Cantone. Secondo un professionista del ramo il centro commerciale per funzionare dovrebbe raggiungere una cifra d’affari annua di 10-12 milioni di franchi. Il calcolo porta quindi a oltre duemila movimenti d’auto al giorno".
"Invece con 650 movimenti, ossia 325 auto tra andata e ritorno che trasportano in media 1,2 clienti, per i 310 giorni d’apertura, si ottiene una massa di 120.900 clienti all’anno. Posta una spesa media di 30 franchi a testa si raggiungerebbero i 3,6 milioni di franchi, ben al di sotto della decina di milioni necessari per funzionare", concludono gli interpellanti, ponendo le seguenti domande all'Esecutivo luganese:
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