
Il maltempo, la chiusura del Gottardo e il franco forte sono le cause che hanno fatto sì che le notti passate in Ticino calassero dell’1,5% nel 2024. Ed è stata ancora la pioggia ad aver assestato un duro colpo alla Pasqua appena trascorsa. Fattori non controllabili, da cui però si può dipendere meno puntando su una clientela internazionale (magari con una buona disponibilità economica). Fondamentale in questo senso è investire nelle strutture alberghiere, secondo la presidente di HotellerieSuisse Ticino Sonja Frey: “È importante che le nostre strutture siano interessanti e attrattive anche per i clienti dall’estero e non solo per i turisti svizzero-tedeschi". Per la destagionalizzazione "non possiamo fare altro se non portare la nostra voce alla politica e a Ticino Turismo”. È stata creata anche una tavola rotonda con tutti i gremi, aggiunge Frey.
La strategia 2025-2030
Rafforzare il peso e l’influenza dell’associazione nel settore turistico è uno degli assi fondamentali della strategia 2025-2030, presentata in conferenza stampa. Massimo Perucchi, presidente della sezione Sopraceneri di HotellerieSuisse Ticino, siede anche nel consiglio di amministrazione dell’agenzia turistica ticinese. “L’idea è di dare più mezzi finanziari alle organizzazioni turistiche regionali per poter andare sul suolo svizzero", dice Perucchi. E in seguito, tramite ATT, "giungere sui mercati esteri”. Tuttavia, ci vorranno 5-10 anni prima di consolidarli. È inoltre necessario, è stato detto in conferenza stampa, cambiare l'immagine del Ticino, che non dovrà più essere trasmesso come “Sonnenstube”, ma anche come regione da scoprire tutto l’anno.
"Puntare sugli eventi"
Tra le necessità sottolineate ieri da HotellerieSuisse c'è anche quella di puntare sugli eventi. “L’anno scorso abbiamo puntato su due eventi molto importanti e abbiamo portato molta gente nel Locarnese, che ha lasciato un indotto non indifferente sul territorio”, afferma Perucchi. Bisogna dunque guardare a quelle manifestazioni che attirano persone. Tuttavia, queste ultime non devono essere solo di passaggio.
La questione degli affitti brevi
Un altro punto che impensierisce il settore alberghiero è quello degli affitti a breve termine, che sottostanno a regole meno severe. Stando a quanto sostiene Frey, gli hotel hanno la sicurezza, le piscine, l’acqua e l’igiene che vengono controllati. Inoltre – dice la presidente di HotellerieSuisse Ticino – “abbiamo il contratto collettivo per il personale. Tutto questo non c’è per chi affitta un appartamento di vacanza o una camera”. La richiesta, dunque, "è di una burocrazia equa per tutti".