
“È un fuoco sacro che bisogna sentire dentro. Una missione che si accoglie nella propria vita e bisogna essere pronti a farla propria. Penso che siamo pronti a farlo”. È questa la motivazione che ha spinto Matteo Pedrucci, a iniziare la scuola di polizia, come ha spiegato a Ticinonews. Insieme a lui, ieri mattina alle 8, altre 37 persone sono state accolte a Giubiasco dal Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi, dal capo della Sezione formazione Christophe Cerinotti e dal direttore del Centro formazione di polizia Andrea Pronzini.
"Voglio essere quella persona vestita di blu che aiuta gli altri"
Ognuno ha deciso di indossare la divisa per un preciso motivo. Matteo per un fuoco sacro, mentre Camilla Nizzola ha scelto di entrare in polizia "dopo qualche anno di maturazione. Non è stata la mia prima scelta, ma dopo alcuni eventi nella mia vita in cui mi sono ritrovata ad aver bisogno dell'aiuto della polizia, mi sono resa conto che volevo intraprendere questo percorso. Volevo essere a disposizione degli altri, essere quella persona vestita di blu che arriva quando qualcuno ha bisogno", ci ha raccontato l'aspirante agente.
30 uomini e 8 donne in formazione
A iniziare la Scuola di polizia del V circondario d'esame sono stati 17 nuovi aspiranti gendarmi (14 uomini e 3 donne) e 4 aspiranti ispettori (2 uomini e 2 donne). Oltre a loro anche 9 aspiranti delle Polizie comunali (6 uomini e 3 donne), 1 aspirante della Polizia militare, nonché 7 aspiranti agenti della Polizia cantonale dei Grigioni. Il percorso formativo che conduce all'Esame professionale per il conseguimento dell'Attestato professionale federale di agente di polizia -spiega il Cantone- prevede un primo anno quale aspirante presso la Scuola di polizia del V circondario d'esame (SCP) e un secondo anno in qualità di gendarme, ispettore, agente in formazione nei Corpi di appartenenza.
"Una scuola impegnativa"
Alcuni cantoni in Svizzera faticano a reclutare aspiranti agenti di Polizia, ma non sembra il caso del Ticino. Di tutte le persone che si candidano "un buon 30-35% riesce a risultare idoneo per frequentare la Scuola", ha spiegato Andrea Pronzini, direttore del Centro formazione di Polizia. "Sappiamo che diversi cantoni hanno grossi problemi di reclutamento, ma al momento in Ticino riusciamo a soddisfare il fabbisogno. Speriamo che rimanga così anche nei prossimi anni, ma siamo sempre vigili rispetto a questo aspetto", ha aggiunto.
"Ora si guarda molto all'approccio"
Negli anni la formazione degli agenti di polizia è cambiata. "Adesso si guarda molto all'approccio, all'utente", ha detto Chrisophe Cerinotti, capo della Sezione formazione. "Oggigiorno ci sono parecchie lezioni sulla psicologia, cosa che prima non esisteva. Negli ultimi 15 anni questa materia si è sviluppata, prima era più una formazione militare, forse c'era meno interscambio. Ma è normale, la società si evolve e così anche il sistema di insegnamento. Resta comunque una scuola impegnativa, dura, dove esigiamo anche un certo livello di disciplina".