
La storica funicolare del Ritom si prepara a una nuova vita. Il Consiglio di amministrazione di Ritom SA ha infatti dato luce verde al credito che permetterà di avviare un progetto di completo ammodernamento dell’impianto, fermo da oltre quarant’anni a livello tecnologico. L’intervento, oltre a garantire la continuità operativa verso la diga di Piora, punta a rilanciare l’attrattiva turistica dell’Alta Leventina.
Un progetto rielaborato
Il piano riprende un progetto avviato nel 2021 da Funicolare Ritom SA, rielaborato per rispondere alle esigenze attuali. La variante approvata introduce una nuova cabina da 80 posti, contro i 50 attuali, con spazio dedicato alle mountain bike, e prevede il rinnovo completo della parte elettromeccanica, dei sistemi di automazione e del materiale rotabile.
Un’infrastruttura strategica
In media, negli ultimi otto anni la funicolare ha registrato circa 22’000 passaggi stagionali, confermandosi un’infrastruttura chiave sia per il turismo sia per l’accesso tecnico alla diga, soprattutto quando le altre vie risultano impraticabili. I lavori, finanziati da Ritom SA, dal Comune di Quinto, da Funicolare Ritom SA e con un contributo del Cantone Ticino legato al progetto MTB Gottardo, partiranno nell’ottobre 2026 e si concluderanno a giugno 2027. La stagione turistica 2026 sarà comunque assicurata dall’impianto attuale, mentre il nuovo entrerà in servizio nell’estate 2027. L’operazione crea anche le premesse per il futuro Spazio d’esperienza Ritom–Piora, un polo pensato per valorizzare l’area come destinazione per escursionisti e appassionati di sport all’aria aperta.
Ritom SA
Ritom SA è stata fondata nel 2015 dalle Ferrovie federali Svizzere (FFS) e dal Cantone Ticino al fine di realizzare e gestire un nuovo impianto idroelettrico per lo sfruttamento delle acque del Lago Ritom. La società ha sede a Quinto ed è stata costituita in seguito all’approvazione da parte del Gran Consiglio Ticinese di una concessione per lo sfruttamento delle acque ticinesi del Ritom della durata di 80 anni. Le quote di partecipazione di FFS (75%) e del Cantone Ticino (25%) sono state stabilite nell’ambito di un accordo di principio stipulato tra le parti nel 2010.
