
Dopo un lungo periodo di stallo a causa dei ricorsi, finalmente le Ferrovie Autolinee Regionali Ticinesi (FART) possono proiettarsi verso il futuro. Questa mattina è stata infatti posata la prima pietra per la nuova Officina e Deposito autobus a Riazzino. Quella attuale, situata in centro a Locarno, era stata costruita all’inizio degli anni ‘60 per una flotta di 20 autobus e oggi non bastava più, come ha spiegato a Ticinonews Erik Fregni, capo del Dipartimento tecnico. “Oggi sono 60 i veicoli da mantenere e oltretutto sono molto più grandi, poiché il 70% della flotta è composta da mezzi articolati da 18 metri e larghi 2,55”, spiega Fregni. “È veramente difficile lavorare in uno spazio del genere per le nostre maestranze”.
Un iter complesso
La necessità di nuovi spazi era un’esigenza nota, ma soprattutto indispensabile in vista dell’elettrificazione della flotta, rimasta per anni ferma al palo in attesa di una nuova officina. “È stato un iter abbastanza complesso – ammette Paolo Caroni, presidente del CdA FART – in cui abbiamo dovuto valutare diverse ubicazioni per edificare le nuove officine e il nuovo deposito”. Ci sono state anche delle opposizioni, “ma alla fine abbiamo trovato in questa zona un terreno ideale”.
Un passo importante
Il progetto, nato da un concorso internazionale vinto dal gruppo interdisciplinare guidato dallo studio canevascini&corecco, co-autore con lo studio delorenzi la rocca architetti, dell’elaborato Urbino_18, rappresenta un passo importante per l’organizzazione futura del trasporto pubblico nel Locarnese e in tutto il territorio regionale. Il nuovo stabile avrà tutti gli spazi necessari per mezzi e personale, corsie di lavoro e corsie per i collaudi, e sarà il cuore della futura elettrificazione, con sei postazioni di ricarica e una corsia progettata per la manutenzione dei bus elettrici.
Le tempistiche
I lavori sono iniziati da pochi giorni e la conclusione dell’opera è prevista entro il 2027, anno in cui entreranno in funzione i primi 5 bus elettrici sulla linea 1 in vista dell’elettrificazione completa della flotta, prevista per il 2030.