Simposio Reha
Al settore sanitario ticinese servono 10'000 persone formate in più
© CdT/Ticinonews
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Teleticino
3 anni fa
È la stima presentata ieri durante il simposio Reha (Eoc-Clinica Hildebrand). Le conseguenze sui costi della salute sarebbero inevitabili, "ma noi abbiamo bisogno di qualità".

Ieri a Locarno, al 15esimo simposio della rete riabilitativa Reha Ticino, frutto di un'alleanza tra Eoc e Clinica Hildebrand di Brissago, si è parlato della mancanza di personale qualificato. Si stima che di qui al 2030 occorreranno in Ticino 10'000 persone formate in più. Numeri impressionanti. "Questo equivale a un giovane su cinque", commenta ai nostri microfoni il direttore del Dss Raffaele De Rosa. Per rispondere a questo fabbisogno, "Un giovane su cinque in Ticino dovrebbe abbracciare le professioni sanitarie o sociosanitarie".

"Costoso, ma necessario"

Un obiettivo, è stato spiegato a Locarno, che si sta cercando di centrare anche con incentivi alla formazione, già approvati dal Parlamento. "È vero, occorrono risorse finanziarie", ammette De Rosa. "Il tema è però strategico, anche per ridurre la nostra forte dipendenza dall'estero, messa in evidenza durante la pandemia. Per queste misure, Governo e Parlamento hanno allocato circa 5-6 milioni di franchi".

"... anche se i premi saranno destinati a salire"

A Raffaele De Rosa fa eco anche il direttore della clinica Hildebrand Sandro Foiada. La domanda è però lecita, soprattutto in questi giorni: quali conseguenze una forte ricerca di personale avrebbe per i costi della salute? "A lungo termine questo è un tema, anche per l'approvazione dell'iniziativa per cure infermieristiche forti", risponde Foiada. "Non possiamo avere tutto: abbiamo bisogno della qualità e quindi di personale e questo avrà, purtroppo, inevitabili effetti sui premi futuri".

Pianificazione ospedaliera: obiettivo messaggio entro fine anno

Su questo fronte sappiamo che a livello cantonale i margini non sono molti. Uno strumento, implicito alla pianificazione ospedaliera, è sicuramente quello della messa in rete per evitare sprechi e doppioni. Ciò, com’è il caso proprio alla Hildebrand, unica clinica ticinese a offrire la riabilitazione neurologica, può però generare lunghe liste d’attesa: "Con solo cinque letti in più riusciremmo a risolvere il problema", commenta Foiada. "Su questo abbiamo scritto al Dipartimento". Cosa risponde quindi il Cantone? "Questi temi devono confluire all'interno delle discussioni in merito alla nuova pianificazione ospedaliera", illustra il direttore del Dss. I lavori attorno al tema sono già avviati e sono già stati affrontati più aspetti importanti. "Il nostro obiettivo - conclude De Rosa - è riuscire a presentare entro fine anno un messaggio al Parlamento".