
È tornato il caldo in Ticino ed è tornato pure il problema delle persone che si godono la bella stagione all'aperto senza rispettare l'ambiente.
In particolare tra gli abitanti dell'ex comune di Barbengo, oggi quartiere di Lugano, c'è malcontento per la "desolante" situazione al Pian Casoro, già teatro in passato di numerose segnalazioni al Municipio ma a quanto pare tuttora meta di parecchi incivili.
A farsene portavoce è un'abitante di Figino, che tramite una lettera aperta inviata ai media chiede al Municipio di Lugano di introdurre alcuni divieti per riportare l'ordine su quel pratone in riva al Ceresio prediletto dagli amanti delle grigliate.
La donna ricorda tra le altre cose che il Pian Casoro, luogo di nidificazione della fauna acquatica, si trova in una zona protetta a livello federale, ma viene regolarmente "invaso da persone incivili che non hanno alcun rispetto verso la natura."
Con la lettera si chiede quindi al Municipio di Lugano di introdurre "dei controlli quotidiani da parte degli addetti del Comune (e non solamente per le multe ai cani liberi)", "un divieto di fuochi individuali, installando delle griglie fisse ai due lati del prato", e "il divieto di sostare la notte sul piano, tramite la posa di una recinzione e conseguente chiusura alle ore 22, come già in atto per diversi parchi giochi".
"Purtroppo grazie all'indifferenza ed alla maleducazione di molta gente che visita il Pian Casoro e si comporta come a casa loro (?) questo bellissimo ed importantissimo luogo si sta deteriorando a vista d'occhio. Gli ex Barbenghesi che negli anni passati si sono prodigati affinchè la zona fosse messa sotto protezione sono ora molto amareggiati e delusi della brutta situazione attuale" si legge nella lettera, che si conclude con un invia al Municipio di recarsi per un sopralluogo al Pian Casoro, "per esempio lunedì mattina alle ore 6, per vedere de facto come le persone trattano questo stupendo luogo."
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