
Tra quattro giorni bar e ristoranti dovranno chiudere i battenti per un mese. Una misura voluta dal Consiglio federale per contenere il numero di contagi nel paese. Ma gli esercizi della ristorazione avranno la possibilità di continuare a proporre i propri menù tramite il servizio take away. A questo proposito il Cantone, ha annunciato ieri il consigliere di Stato Christian Vitta in conferenza stampa, ha creato una nuova pagina sul sito “Vivi il tuo Ticino”, in cui gli esercenti potranno presentarsi e mostrare le proprio offerte. “Abbiamo un dovere morale di usufruire i servizi di consegna a domicilio e take away per aiutare la ristorazione”, è l’appello che ha lanciato il direttore del DFE ai cittadini.
Suter: “Un passo verso di noi”
L’iniziativa è stata ben salutata dal presidente di Gastro Ticino Massimo Suter. “È un passo verso di noi”, ha raccontato ai microfoni di Teleticino. “Grazie allo scambio di opinioni molto pragmatico e veloce con Vitta e il DFE siamo riusciti a creare questa piattaforma di promozione per la ristorazione che fa take-away. Non si tratta di un buono, ma di una piattaforma dove ogni ristorante che fa servizio d’asporto potrà mostrarsi all’utenza. Quindi è importante che la cittadinanza marchi presenza e ordini online per avere la propria cena a casa”. Alcuni ristoratori si stanno già muovendo in questa direzione, come la Trattoria Cibo & Passione, che per la Vigilia e il Natale aveva già il tutto esaurito. “Stiamo contattando i clienti, proponendo l’alternativa della consegna a domicilio” spiega il ristoratore Simone Bianchi. “È l’unico modo che ci rimane per andare avanti. Ci rimbocchiamo le maniche e approfittiamo del fatto che la gente uscirà di meno e magari, dopo qualche giorno, si stufa di cucinare e si rivolge a noi”.
Previsti aiuti
Un’alternativa, anche se limitata, per i ristoratori che a causa delle chiusure andranno incontro a importanti perdite. Il settore è stato comunque inserito tra i casi di rigore. Il problema, spiega però Suter, è la tempistica. “Sono stati promessi degli aiuti, ma non significa che arriveranno in tempi brevi. Se lockdown deve essere, faremo la nostra parte. Ma gli aiuti li abbiamo bisogno subito. Il ristorante lo devo chiudere martedì e l’affitto lo dovrò pagare entro fine mese. Ma si parla di aiuti che arriveranno in primavera”. A tal proposito Vitta ha annunciato che il Cantone presenterà settimana prossima lo strumento dei casi di rigore e il Ticino intende mettere a disposizione circa 75 milioni di franchi. “I casi di rigore prendono più tempo perché sono richiesti controlli dall’autorità federale visto che si tratta di contributi a fondo perso” ha spiegato Vitta ai microfoni di Teleticino. “Ma gli strumenti per il lavoro ridotto e le perdite di guadagno sono immediati. A corto termine inoltre ci attendiamo da Berna una riattivazione dei crediti Covid o altri strumenti. Sono già stati annunciati, ma ancora non li conosciamo nel dettaglio”.
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