Ticino
AITI e DFE in visita alla raffineria MKS PAMP
Ginevra Benzi
2 anni fa
Durante l’incontro si è parlato di alcune importanti tappe aziendali, sia passate che future, così come di alcune problematiche da affrontare e risolvere al fine di rendere il nostro Cantone maggiormente attrattivo per le aziende di tutto il mondo

Dopo due anni di pausa causa pandemia, in occasione del trentesimo appuntamento “Dentro l’industria” il Presidente AITI Oliviero Pesenti, insieme al Direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia Christian Vitta, al Sindaco di Castel San Pietro Alessia Ponti e a una delegazione di parlamentari al Gran Consiglio hanno fatto visita alla Succursale ticinese MKS PAMP di Castel San Pietro.

Alcune importanti tappe
La delegazione è stata accolta dal CEO di MKS PAMP, dal Managing Director della filiale ticinese e da un membro del CdA, i quali hanno messo in luce alcune importanti tappe dello sviluppo aziendale, il cui culmine è avvenuto lo scorso anno con la fusione dell’allora PAMP con MKS. Fra i temi anche l’ambito ESG (Environmental, Social and Governance): MKS PAMP è stata la prima azienda di metalli preziosi ad aver fissato obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra approvati dall’SBTi entro il 2030. Dopo la visita, Christian Vitta ha sottolineato come alcuni settori abbiano una certa importanza nel nostro Cantone, ma anche di come questi abbiano valenza internazionale. Parliamo in questo caso proprio dell’industria della lavorazione dei metalli preziosi, dove a livello ticinese abbiamo appunto MKS PAMP che lavorano a una quota estremamente significativa dell’oro mondiale.

Problematiche da affrontare
Tutti i presenti si sono poi chinati su alcune problematiche particolarmente sentite dall’azienda. Al primo posto troviamo l’esigenza e volontà contingente di MKS PAMP di cresce e investire in Ticino, dove le riflessioni erano relative al tessuto industriale ticinese in modo trasversale. Il Presidente di AITI si è poi fatto portavoce della necessità che la politica si muova n modo più dinamico e reattivo per favorire le aziende, spesso confrontate con tempi più estesi di quanto non possano permettersi nel mercato. Il tutto andrebbe quindi a favore di un’economia maggiormente performante così come di un Ticino ancora più attrattivo per le aziende.

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