Ticino
Agie Charmilles, il PS: "Licenziamenti ingiusti"
Agie Charmilles, il PS: "Licenziamenti ingiusti"
Agie Charmilles, il PS: "Licenziamenti ingiusti"
Redazione
5 anni fa
La sezione regionale Locarnese e Valli chiede alla dirigenza dell'azienda di definire "dei veri piani sociali"

La sezione regionale del Partito Socialista del Locarnese e Valli chiede alla dirigenza dell'Agie Charmilles la definizione dei veri piani sociali dopo la recente decisone dell'azienda di Losone di tagliare 14 posti di lavoro fissi a causa della flessione dell’andamento economico del settore da inizio anno. 

"Il PS regionale del Locarnese e Valli ritiene ingiusti i licenziamenti alla Agie di Losone, la cui dirigenza ha tagliato posti di lavoro fissi puntando a mantenere quelli occupati da interinali nell’obiettivo di operare un’inaccettabile pressione al ribasso sui salari e le condizioni di lavoro - si legge in una note del partito -. Tra i lavoratori licenziati, anche delle persone oltre i 50 anni, residenti e con famiglia, dopo molti anni di onorato servizio e che oggi vivono preoccupanti prospettive.

La sezione socialista esprime la propria solidarietà nei confronti dei lavoratori licenziati dalla Agie Charmilles e denuncia "i tagli progressivi dei posti di lavoro in seno alla ditta di Losone senza che ai dipendenti siano state formulate chiare spiegazioni e un piano sociale soddisfacente". In particolare, il comitato regionale mette in risalto il fatto che la nuova dirigenza "ha deciso di tagliare i posti di lavoro fissi, mantenendo di fatto quelli interinali su cui l’azienda punta effettuando un’inaccettabile pressione al ribasso tanto sui salari quanto sulle condizioni generali di lavoro".

"Tra i licenziamenti significati e che forzano i dipendenti a condizioni di difficoltà - spiegano i socialisti - figurano lavoratori residenti di grande esperienza, impiegati dalla Agie da molti anni, i quali hanno mostrato indiscutibili competenze e una grande fedeltà all’azienda che non vengono ripagate con ugual valore dall’attuale dirigenza dell’azienda. Lavoratori residenti, padri di famiglia, come il 58enne a cui è stato annunciato il licenziamento dopo 33 anni di servizio. Un licenziamento, come altri, senza un vero piano sociale che mette in grandi difficoltà i lavoratori che lo subiscono anche perché oltre i 50 anni risulta veramente difficile trovare un altro posto di lavoro. Una prospettiva che risulta molto spesso un pensionamento anticipato e delle conseguenti rendite vecchiaia amputate che non permettono alle persone in causa di vivere dignitosamente".

Il PS regionale auspica infine che la dirigenza dell’Agie "dimostri una maggiore responsabilità sociale e chiede che riconsideri questi licenziamenti e che definisca dei piani sociali per le persone colpite che siano realmente tali".

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