
Ogni giorno in Svizzera si verificano una decina di aggressioni verbali o fisiche al personale ferroviario. È il dato fornito dalle Ffs alla SonntagsZeitung. Cifre più precise relative al nostro cantone non sono disponibili, ma "sappiamo che rispetto ad altre regioni della Svizzera, il Ticino rappresenta quasi un'isola di felice", commenta ai nostri microfoni il portavoce dell'ex regia federale, Patrick Walser. "Qui le aggressioni sono meno frequenti, ma questo non vuol dire che non ci siano o che vengano tollerate: ogni aggressione viene annunciata alle autorità, perché non accettiamo questi comportamenti".
Donne prese di mira
Che il Ticino sia messo meglio rispetto al resto del paese risulta anche al sindacato Sev del personale dei trasporti. Il problema sembra però essersi aggravato dopo la pandemia, anche a Sud delle Alpi. Thomas Giedemann, segretario sindacale nella sede ticinese, riceve segnalazioni "principalmente di aggressioni verbali, come insulti e minacce". Ma non solo. "Alcuni passeggeri mettono le mani addosso al personale. Ci sono collaboratori e soprattutto collaboratrici che si sono fatti male: purtroppo, infatti, dei clienti si permettono di comportarsi differentemente con il personale femminile".
Formazione
Le Ferrovie federali provano a rispondere con formazioni sull’appianamento dei conflitti, rivolte a tutti i collaboratori. "In certe zone - aggiunge però Walser - il personale del treno viene accompagnato dalla Polizia dei trasporti o da altre agenzie di sicurezza".
Aumento degli effettivi
Anche gli agenti della polizia dei trasporti sono confrontati a episodi aggressivi. Da settembre i poliziotti portano delle bodycam e questo, rileva Giedemann, sembra avere portato dei benefici. Il sindacato Sev si attende però un'altra misura: "La soluzione deve passare da un aumento degli effettivi, non solo della Polizia dei trasporti, ma soprattutto del personale a bordo dei treni: più presenza umana significa più sicurezza".
Giornata nazionale
Il fenomeno delle aggressioni preoccupa il personale dei trasporti. Sensibilizzare è importante, per questo il sindacato ha indetto una giornata nazionale dedicata al tema per mercoledì 3 settembre, con azioni di volantinaggio. Queste interesseranno anche le fermate dei bus: le aggressioni al personale riguardano infatti tutte le imprese di trasporto.