
Le ruspe sono entrate in azione questa mattina alle 10.00 dopo una piccola cerimonia di commiato che ha riunito un centinaio di tifosi biancoblu di fronte alla “mitica”. A iniziare i lavori di demolizione il presidente biancoblu Filippo Lombardi, come testimonia il video pubblicato dal club leventinese.
La scelta di demolire la storica pista è “dolorosa”, ma “imposta dalla legge” che subordina alla demolizione l’erogazione del sussidio di delocalizzazione dell’impianto fuori dalla zona di potenziale pericolo di valanghe, ha ricordato lo stesso club in una nota diramata venerdì (qui abbiamo ripercoso alcuni momenti storici ospitati dalla “mitica” in quasi 70 anni di attività). Per Lombardi, tuttavia, lo spirito biancoblu non andrà perduto. “Rimane la continuità di una storia, che non dipende dal presidente, dall’allenatore o dai giocatori. Ognuno fa la sua parte, ma quello che non si interrompe mai è lo spirito, è una tradizione che i tifosi si passano da padre in figlio”, ha sottolineato ai microfoni di Ticinonews.
Il manufatto esterno, ricordiamo, verrà interamente distrutto, mentre il rifugio della Protezione civile verrà ricoperto di terra rimanendo però agibile (i posti protetti comunali sono invece integrati nella Gottardo Arena). L’intero sedime verrà poi rinaturato e rimesso a prato verde coltivabile, a compensazione della superficie agricola sacrificata sul piano per la costruzione della nuova pista.
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