
È deceduto a 71 anni l’architetto ticinese Michele Arnaboldi. Lo comunica sul proprio sito l'Università della Svizzera italiana. Nato ad Ascona nel 1953, Arnaboldi si diplomò come architetto a 26 anni al Politecnico Federale di Zurigo, iniziando una collaborazione con l’architetto Luigi Snozzi. Dal 1982 al 1993 è stato assistente della cattedra di Progettazione architettonica del professor Dolf Schnebli presso l’ETHZ.
Opere e riconoscimenti
Architetto ed urbanista, dal 1985 ha avuto un proprio studio a Locarno. Autore di oltre un centinaio di progetti, è stato vincitore di numerosi concorsi nazionali ed internazionali, nonché invitato a partecipare a numerosi mandati di studio di pianificazione. Ha esposto le proprie opere in molti contesti museali in Europa e non solo. Nel 1994 è stato visiting professor alla Washington University di St. Louis (USA) e ha partecipato in seguito a numerosi seminari di progettazione in diversi atenei in Europa, tra cui il Politecnico di Milano e il Politecnico di Bari in Italia, e presso l’Europäische Sommerakademie a Weimar e l’Hamburger Stadtentwicklungsforum in Germania, oltre alla frequente partecipazione come docente al “Seminario internazionale di architettura di Monte Carasso”.
L’insegnamento
Dal 2002 Arnaboldi è stato docente di progettazione architettonica presso l’Accademia di architettura di Mendrisio, Università della Svizzera italiana, e nel 2009 è stato nominato professore ordinario per lo stesso insegnamento. Dal 2010 al 2013 è stato direttore del progetto di ricerca PNR65 “Public Space in the Città-Ticino of tomorrow” presso l’Accademia di Mendrisio, e dal 2014 al 2021 direttore del Laboratorio Ticino Lab-Ti presso la stessa Facoltà.
Il ricordo
Come ricorda Walter Angonese, Direttore dell’Accademia di architettura, "…con Michele ci viene a mancare e ci mancherà non solo un grande amico, collega e appassionato professore di progettazione, ma anche un grande ticinese, che amava e lottava per la sua terra, che vedeva nel Canton Ticino un importante ruolo di cerniera tra il mondo della grande cultura mediterranea e quello d’Oltralpe".