
Gli assicurati sono i più toccati dall'ultima stangata dei premi di cassa malati e sicuramente tutti faranno le proprie valutazioni per capire come risparmiare. A consigliare ed essere a stretto contatto con gli assicurati c'è l'Associazione dei consumatori della Svizzera italiana (ACSI). «Siamo davanti a una crisi sociale», commenta la segretaria generale Antonella Crüzer. «Il premio non può essere una fonte di indebitamento per le consumatrici e i consumatori. Se il Ticino diventa il cantone con il premio più alto di tutta la Svizzera l'anno prossimo, è anche il cantone con i salari più bassi. Questo ha delle conseguenze sul potere d'acquisto. C'è poi anche una preoccupazione all'accesso alle cure. La medicina non può diventare a due velocità».
Nel 2026 il premio medio supererà i 500 franchi mensili, ma già oggi molti assicurati pagano oltre 700 franchi al mese, fa notare Crüzer. L’associazione invita a sostenere l’iniziativa popolare per il 10%, che propone di fissare un tetto massimo per i premi in rapporto al reddito. «È l’unica misura concreta a disposizione immediata, anche se sappiamo non risolverà il problema del contenimento dei costi», sottolinea l’ACSI, che continua a offrire consulenze gratuite per aiutare le famiglie a cambiare cassa malati o ottimizzare le polizze. Tuttavia, queste possibilità restano limitate: «Il cambiamento di cassa può portare a piccoli risparmi ma non risolve il problema di fondo. Servono riforme strutturali».