Ticino
Acquedotti, il deficit è rientrato. Ma la guardia resta alta
Redazione
un anno fa
Se le prossime settimane saranno caratterizzate ancora da precipitazioni ricorrenti ma non troppo violente, avremo una scorta di acqua sufficiente per affrontare con ottimismo l’estate.

Allarme rientrato per gli acquedotti ticinesi. Le piogge del mese di maggio hanno rialzato il livello di falde e sorgenti del 20-30%. La guardia resta comunque alta e fondamentale sarà il mese di giugno, come spiegano gli esperti. “Le prossime settimane saranno sicuramente decisive, perché se dovessimo avere ancora una situazione di questo tipo, con precipitazioni ricorrenti ma non troppo violente, avremmo una scorta di acqua, anche della falda, sufficiente per affrontare con ottimismo l’estate”, spiega ai microfoni di Ticinonews Mauro Veronesi, capoufficio dell’approvvigionamento idrico. Infatti, se anche semttesse di piovere in luglio e agosto “direi che saremmo sufficientemente pronti per affrontare una situazione di questo tipo”.

Gli scopi da perseguire

Fatti gli scongiuri del caso, l’estate 2022 ha comunque lasciato il segno e a livello di Associazione acquedotti ticinesi, la cui assemblea si è svolta oggi, si è lavorato a un documento comune per emanare direttive conformi ai vari gradi di siccità. Fondamentale è anche sensibilizzare ad un uso parsimonioso di un bene tanto prezioso. “La nostra associazione è nata 44 anni fa sotto spinta delle aziende principali per condividere l’esperienza”, afferma il presidente Mauirzio Barro. In questo periodo “si è andati oltre, si è lavorato sulla formazione del personale e sul divulgare direttive e norme che permettono di essere più presenti sul territorio con professionalità”. È chiaro che di fronte a cambiamenti climatici come quelli in corso “dobbiamo forse modificare le abitudini di come viene utilizzata quest’acqua. Il nostro obiettivo è quindi anche quello di sensibilizzare l’utenza, perché tutti insieme riusciremo a fare qualcosa”.

La strategia del Cantone

Il Cantone, nel frattempo, si è comunque preparato al peggio: nel Mendrisiotto è in corso la costruzione dei punti di prelievo per consentire agli agricoltori di approvvigionarsi in situazioni di crisi. Non da ultimo, occorre tenere presente che i fenomeni meteorologici estremi possono influenzare anche la qualità dell’acqua potabile, definita comunque di ottimo livello da Nicola Forrer, direttore del Laboratorio cantonale. “Sicuramente anche le aziende devono mettere in conto questo tipo di fenomeni e quindi proteggere le captazioni in maniera ancora più importante”, precisa Forrer. “Questa consapevolezza da parte delle aziende c’è e i lavori sono in vista. È chiaro però che ciò comporta degli investimenti e quindi, in alcuni casi, ci vuole tempo”.

 

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