Ticino
Acque inquinate, aumentano gli interventi
Acque inquinate, aumentano gli interventi
Acque inquinate, aumentano gli interventi
Redazione
6 anni fa
Nel 2018 il servizio di picchetto del NOI ha avuto principalmente a che fare con riversamenti di prodotti chimici

Nel 2018 sono stati segnalati complessivamente 95 eventi al servizio di picchetto del Nucleo operativo incidenti (NOI) della Sezione della protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo (SPAAS). La percentuale degli interventi effettivi del servizio sul territorio rispetto al totale dei casi annunciati si attesta al 60%, tasso che - si legge nella raccolta statistica pubblicata dal Dipartimento del territorio (DT) - è ritornato a essere nella media con gli anni precedenti.

Per quanto riguarda le tipologie degli eventi inquinanti riscontrati nel 2018, dai dati del DT si evince che si è trattato quasi esclusivamente di episodi con il coinvolgimento di prodotti chimici (C). Sono di contro stati registrati 4 episodi in ambito A (radioprotezione) - venutisi a creare dallo smaltimento scorretto/inconsapevole di sorgenti a bassa attività, soprattutto riconducibili all’ambito sanitario - e un solo evento in ambito B (biologico). Si è trattato di sversamento di colaticcio nelle acque di un riale per il quale il servizio di picchetto è stato coinvolto marginalmente nella gestione di ripristino dell’alveo. Come di consuetudine si registrano alcuni eventi naturali dovuti a colorazioni delle acque causate da fioriture algali o dagli effetti di altri (micro)organismi.

Gli eventi in ambito C vedono coinvolti principalmente gli idrocarburi o le sostanze chimiche di contenuta pericolosità (schiume, prodotti di pulizia, vernici e simili), mentre della casistica è stato registrato un solo caso con l’interessamento di prodotti particolarmente pericolosi (corrosivi, tossici, particolarmente pericolosi per l’ambiente). La frequenza dei casi che coinvolgono idrocarburi, altalenante di anno in anno, "appare collegata in buona parte alla casistica degli incidenti che coinvolgono mezzi di trasporto o malfunzionamenti di macchinari impiegati nel campo dell’edilizia".

Come per gli anni precedenti, anche nel 2018 il servizio del NOI è stato confrontato con eventi che hanno principalmente toccato il comparto delle acque superficiali - laghi (27%) o corsi d’acqua (73%). Si osserva come la percentuale che attesta interventi per far fronte a inquinamenti delle acque è aumentata rispetto alla media degli anni scorsi, superando la quota del 50% dei casi. In nessun caso si sono riscontrati disturbi a persone, tuttavia sono stati registrati 4 eventi con morie di pesci.

Tra le maggiori fonti di episodi con possibile inquinamento figurano, anche per il 2018, le industrie e i cantieri edili. Quest’ultimo settore, nonostante l’introduzione di alcune misure volte a migliorare la prevenzione e regolari controlli sul campo da parte dei servizi preposti, registra una casistica in aumento (2014: 8%, 2015: 18%, 2016: 15%, 2017: 19%, 2018 26%). Per contro, le industrie e le attività artigianali sono all’origine di quasi un quarto degli eventi (21%) confermando l’incidenza statistica degli anni precedenti. In un caso, l’incidente, seppur di lieve entità, ha coinvolto un’azienda soggetta all’Ordinanza sugli incidenti rilevanti (OPIR) e l’autorità esecutiva per l’applicazione dell’Ordinanza ha richiesto l’allestimento di un rapporto d’incidente. 

Le cause principali, evidenzia il DT, sono da imputare principalmente "a incidenti sul lavoro, alla carenza di manutenzione di apparecchi o impianti, alla mancata applicazione della Norma SIA 431 e alle negligenze da parte di professionisti o privati".

Per il 64% dei casi, analogamente al 2017 (65%) e 2016 (64%), è stato possibile identificare l’origine dell’evento. Nel 97% di questi casi il servizio di picchetto, così come le forze di primo intervento, hanno potuto attribuire delle responsabilità certe. Per tutti i 59 casi in questione, i perturbatori sono stati chiamati a risarcire i costi d’intervento del servizio di picchetto e dei pompieri così come, laddove necessario, anche quelli per i lavori di smaltimento di rifiuti e di ripristino delle aree accidentate. Per i casi con violazione delle basi legali vigenti (19 casi) sono state aperte procedure penali e/o amministrative.

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