
L’accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina è uno dei temi centrali del momento, sia a livello svizzero sia ticinese. E in questo ambito, a giocare un ruolo importante, sono i comuni, come spiega ai microfoni di Ticinonews il presidente della Conferenza dei sindaci del Malcantone Eolo Alberti. “Una buona parte dei comuni si è messa a disposizione con le proprie infrastrutture”, afferma Alberti. “Ad esempio, a Bioggio abbiamo fatto in modo che il nostro personale dedicasse una giornata lavorativa al volontariato”.
I comuni, come previsto anche dal piano di accoglienza dei profughi cantonale, operano in stretta collaborazione con i privati per trovare un alloggio a chi una casa non ce l’ha più. “C’è stata una forte disponibilità da parte di tutti i comuni del Malcantone nel mettere a disposizione le strutture della protezione civile”, precisa Alberti. “Quindi ci attendiamo che, una volta occupati gli spazi cantonali, i profughi possano venire da noi”. A Bioggio alcune famiglie stanno già ospitando delle giovani donne con i loro bambini.
La collaborazione con il Garage 18
Per gestire al meglio questa situazione, i comuni del Malcantone, nella giornata di giovedì, hanno dato vita a una collaborazione con l’associazione Garage18. “Abbiamo fatto la raccolta dei beni che sono arrivati dall’Alto Malcantone, da Cadenazzo, da Muzzano, e da tanti privati” racconta il presidente dell’associazione Gideon Bough. “Ora apriremo gli scatoloni, in modo da fare una suddivisione”. I profughi giunti qui, infatti, il più delle volte sono partiti con pochi oggetti al seguito, e necessitano di tutti i beni primari. “Siamo d’accordo con il sindaco di Bioggio, che informerà tutti i sindaci malcantonesi, i quali a loro volta ci contatteranno e ci diranno di cosa hanno bisogno. In questo modo potremo distribuire loro vestiti, materiale igienico, cibo, materassi, passeggini, a seconda di quello che hanno bisogno”.
Tutto è nato da Instagram
Nata sull’onda della solidarietà come una semplice pagina Instagram, su cui venivano comunicati i punti di raccolta sparsi nel cantone, l’associazione Garage18 ha ora una sua sede a Bioggio. “Sono arrivati talmente tanti pacchi, scatole, vestiti e beni di ogni genere, che non sapevamo più come organizzarci. Ci siamo sentiti in dovere di creare un’associazione, e così ci siamo riuniti, alle sei di pomeriggio: da lì è nato il nome”.
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