
Rumori molesti dovuti alle bottiglie di vetro e ai veicoli, via vai di persone talvolta anche al di fuori degli orari di apertura stabiliti e talvolta anche per bisogni fisiologici, ma anche turbamento dell'ordine e miasmi provenienti dai contenitori dell'umido e dell'olio esausto. Alcuni residenti di via Pascuritt a Morbio Inferiore non ce la fanno più a convivere con il vicino punto di raccolta rifiuti e per far valere i loro diritti si sono rivolti all'avvocato Luca Maghetti. “Chiedono un ridimensionamento drastico di quello che di fatto è un ecocentro – spiega - a salvaguardia della loro salute”.
I provvedimenti del Municipio
Lamentele che sono state trasmesse al Municipio, secondo cui tuttavia non si può parlare di sovradimensionamento: “È una piazza di raccolta per rifiuti solidi urbani e molteplici tipologie di rifiuti riciclabili, che negli ultimi anni sono aumentate sempre di più”, illustra la sindaca Claudia Canova. Municipio che in nome di una miglior vivibilità ha deciso di introdurre la videosorveglianza e la chiusura notturna e nei finesettimana con una recinzione da cantiere. Dove comunque non mancano le effrazioni e le conseguenti multe. Misure che per l’avvocato Maghetti non sono sufficienti: “Questo ecocentro informale va spostato in un’ubicazione adeguata come peraltro dicono le raccomandazioni del cantone. Serve un ecocentro vero, con una sorveglianza vera, una limitazione degli orari vera e anche una certa dissuasione del cosiddetto turismo dei rifiuti”.
L’ecocentro che non c'è
Un vero ecocentro Morbio l'avrebbe in realtà costruito altrove già tre anni fa, ma venne sonoramente respinto dalla popolazione. Si è quindi dovuti tornati al lavoro per trovare una soluzione alternativa, ma i tempi della politica - si sa - possono essere lunghi. “Dopo la bocciatura – spiega Claudia Canova - il Municipio ha dato mandato a uno studio che ci dovrà presentare le sue proposte per ottimizzare il servizio di raccolta su tutto il territorio comunale”.
Fra illegalità e convenzioni
Infine, secondo l’avvocato Maghetti nel sedime di via Pascuritt non esisterebbe una licenza edilizia che contempli un centro di raccolta delle dimensioni attuali. Il Municipio opererebbe insomma nell’illegalità. Da qui la richiesta di un intervento alla Sezione degli Enti locali. Accuse alle quali la sindaca di Morbio Inferiore risponde che “esistono degli accordi e delle convenzioni con l’amministrazione dei palazzi situati di fronte all’ecopunto”. Gli stessi palazzi in cui vivono molti dei morbiensi esasperati dalla situazione.