Ticino
“Abbiamo preso il meglio dei quattro gruppi”
Daniele Coroneo
4 anni fa
Con la nascita del Consortium Lugano Airport la partita per il futuro dello scalo luganese è più aperta che mai. Nella nuova cordata spicca la forza finanziaria degli indiani di Skn

Con la nascita di Consortium Lugano Airport, che riunisce quattro cordate inizialmente escluse dalla gara per la gestione futura dello scalo cittadino, cambiano gli equilibri nella corsa per la conduzione dell’aeroporto. Come reagisce la Città di Lugano di fronte alla scesa in campo di questo nuovo e potente attore?

Tre le cordate rimaste in gara
“Era abbastanza logico che i gruppi più piccoli cercassero di coalizzarsi, sapendo di dovere fare concorrenza a due gruppi importanti e che erano inizialmente stati scelti dal Municipio”. Filippo Lombardi non è sorpreso dalla nascita di Consortium, che l’Esecutivo incontrerà prossimamente assieme agli altri due gruppi rimasti: gli Amici dell’Aeroporto e la Marending-Artioli. Saranno quindi probabilmente tre le cordate con le quali la Città dovrà discutere. “Ricordo che dei sette gruppi iniziali, uno è scomparso, due (Marending-Artioli e Amici dell’Aeroporto di sir Owen-Jones) sono rimasti e ora i quattro più piccoli restanti si sono fusi in un unico concorrente”, spiega il municipale Ppd.

“Interessi della Città prima di quelli degli operatori”
L’obiettivo “è arrivare a una soluzione soddisfacente sul futuro dello scalo e che rispetti i diritti di tutti, soprattutto della Città e della sua popolazione: è questo ciò che ci preme, prima degli interessi dei singoli operatori”, precisa Lombardi.

“Il meglio dei quattro gruppi”
In ogni caso, se le candidature di Artioli e di sir Owen-Jones erano quelle più forti, tanto che inizialmente erano state selezionate dalla Città, la nascita del Consortium getta nella corsa un nuovo peso massimo. Se infatti in occasione della prima call for interest a ognuna delle quattro cordate sembrava mancare qualcosa, quali l’esperienza, il legame con il territorio o la forza finanziaria, ora le manchevolezze dei singoli gruppi sono state compensate dai punti di forza degli altri.

“Nella prima fase della procedura ci siamo sentiti poco presi in considerazione”, spiega Nicola Brivio, dell’ormai ex Team Lug e ora rappresentante di Consortium Lugano Airport. “Abbiamo quindi ritenuto doveroso unire le forze per cercare di prendere il meglio dei quattro gruppi e crearne uno più forte e che rappresenti una valida alternativa agli occhi della Città di Lugano”.

La forza finanziaria degli indiani di Skn
Inutile negare quanto il peso finanziario possa contare nella scelta che la Città sarà chiamata a fare. E il Consortium promette di essere un giocatore di primordine anche in questo settore: “Il gruppo indiano Skn presente nel consorzio è probabilmente il più forte di tutti sul piano finanziario”, conferma Nicola Brivio, che vede nelle “nostre peculiarità tecniche e nel nostro legame con il territorio le condizioni per un progetto credibile e connesso alla realtà locale”.

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