Ticino
“Abbiamo deciso una linea più dura”
Lara Sargenti
4 anni fa
Il sindaco di Lugano Marco Borradori spiega i motivi che hanno portato la maggioranza del Municipio ad approfondire un eventuale sgombero dei molinari: “Non possiamo fare finta di nulla”

Il Municipio di Lugano sta pensando di mandare via i molinari dall’ex Macello. Una decisione definitiva non è stata ancora presa ma, spiega il sindaco Marco Borradori ai microfoni di Radio 3i, il tempo sta volgendo al termine. “Ieri sera abbiamo deciso non tanto di procedere allo sgombero, ma di poter avere sul tavolo tutti quegli elementi che saranno utili nel caso dovessimo decidere per questa eventualità”. A contribuire ad alzare “l’asticella del rigore” delle autorità cittadine è stata la manifestazione di due settimane fa a Molino Nuovo, dove è stata aggredita anche una giornalista de La Regione. “Dopo quei fatti - che hanno incluso atti vandalici, disturbo della quiete pubblica e imbrattamento di muri - abbiamo deciso di non tollerare ulteriori fatti quando altri cittadini vengono multati per quisquiglie” sottolinea Borradori. “Penso per esempio a persone che vengono multate per non portare al guinzaglio il proprio cane o per non raccogliere i suoi bisogni; oppure anche chi non si annuncia entro “tot” giorni quando arriva ad abitare a Lugano. Sono tutte questioni che sono multabili e vengono sanzionate, ma niente in confronto a imbrattare muri e rovinare proprietà private e pubbliche”.

I motivi che hanno spinto verso una linea più dura
Ci sono due aspetti che hanno spinto l’ente pubblico ad andare verso una linea più dura, precisa il sindaco. “Per noi è importante non rimanere con le mani in mano quando le circostanze esterne ci obbligano ad agire per la parità di trattamento. Come Municipio sentiamo l’obbligo di agire, anche se non volevamo arrivare a tanto. Siamo stati messi in una situazione in cui non possiamo far finta di nulla e volgere lo sguardo altrove. Il secondo elemento riguarda il principio di legalità e proporzionalità. È per questi due principi che abbiamo richiesto approfondimenti ulteriori. Vogliamo agire con cognizione di causa e con tutti i dati a disposizione, poi decideremo. Ma ieri, per la prima volta in questi ultimi 7 anni, c’è stata una maggioranza che ha “votato” per una linea più dura”.

Una partenza attesa in vista della riqualifica del comparto
Fino a poco tempo fa l’approccio dell’Esecutivo era quello di permettere agli autogestiti di trovare uno spazio alternativo e rimanere all’ex Macello fino al progetto di riqualifica del comparto (il consiglio comunale ha già stanziato un credito per il concorso di progettazione). Ma ora sembrerebbe che questa certezza non ci sia più e sarebbe solo una questione di tempo. “Vorrei sottolineare che per il Municipio era un dato acquisito quello di consentire all’autogestione di rimanere all’ex Macello fino al momento in cui verrà realizzato il nuovo progetto. Si tratta di una riqualifica totale di quel sedime, che oggi giace in uno stato vergognoso, non degno di una città” precisa Borradori. “Abbiamo stimato circa tre anni, quindi per noi il problema era “dormiente”. Ovviamente ci aspettavamo, non lo nego, che anche da parte dell’autogestione ci fosse la consapevolezza di mantenere dei toni bassi. Così non è avvenuto, come è successo due settimane fa”.

L’atteggiamento dei molinari
“Alcuni tendono a dire che si è trattato di un solo episodio” aggiunge il sindaco. “Si, ma alla fine tutto è nato ed è proceduto sotto l’egida dell’autogestione. Non abbiamo visto delle smentite in questo senso, quindi l’ente pubblico non può che considerare responsabile i rappresentanti del centro sociale e dell’autogestione. Questo non vuole ancora dire”, ribadisce ancora Borradori, “che un domani di sicuro si procederà allo sgombero. Ma è sicuro che valuteremo attentamente tutte le posizioni e le circostanze, compresa anche quella di un eventuale sgombero”. Le cose dipenderanno anche da come si comporteranno i molinari, aggiunge il sindaco. “Per stasera era annunciata una manifestazione del centro sociale (nel frattempo annullata dagli organizzatori, ndr). Sono elementi che vanno considerati e messi in conto”.

Gli argomenti dei contrari
Il sindaco ha parlato per la prima volta di una maggioranza in Muncipio di una linea più dura. Ma quali erano i punti sollevati dai contrari? “Il mantenimento di quel patto tacito di andare fino all’avvio dei lavori di riqualifica” risponde Borradori. “L’auspicio era quello di mantenere quella posizione rispettivamente non creare adesso dei problemi, che potrebbero avere anche delle ripercussioni. Per la maggioranza è invece giunto il momento di rispondere, per mostrare che le istituzioni ci sono, per il bene medesimo e il rispetto delle istituzioni”.

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