
Il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) informa che il Consiglio di Stato del Cantone Ticino, esaminate le valutazioni della Commissione culturale consultiva e degli esperti della giuria, ha proceduto all'attribuzione di 8 borse di ricerca per il biennio 2018/20, in base al concorso indetto dal Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (vedi Foglio Ufficiale n. 57 del 18 luglio 2017).
Il programma Borse di ricerca cantonali persegue l’obiettivo di valorizzare l’opera di ricercatori esordienti (categoria A) e ricercatori avanzati (categoria B) che affrontano temi di ricerca che hanno attinenza con la lingua italiana, la cultura o le peculiarità del nostro territorio. Per questo è interamente sostenuto dall’Aiuto federale per la lingua e la cultura italiana secondo gli scopi previsti dalla Legge federale sulle lingue nazionali e la comprensione tra le comunità linguistiche del 5 ottobre 2007 e la relativa Ordinanza del 4 giugno 2010. Dalla loro istituzione nel 1983, sono oltre un centinaio le borse di ricerca attribuite. A titolo informativo, dal 2011, nelle ultime tre edizioni del concorso sono state assegnate complessivamente 40 borse per un ammontare di circa 3'968'000.- franchi. A questa cifra si aggiungono, con l’attribuzione delle 8 borse di ricerca per il biennio 2018/20, ulteriori 800'000.- franchi, sempre grazie all’Aiuto federale.
In questa edizione del concorso sono state ammesse 18 candidature e le 8 borse disponibili (4 per ricercatori esordienti e 4 per avanzati) sono state tutte attribuite. Su segnalazione della giuria sono stati inoltre selezionati anche 3 progetti subentranti. È importante sottolineare che tutte le candidature presentavano un buon livello generale di contenuti e di interesse.
In base alle valutazioni della Commissione culturale consultiva e del gruppo di esperti nominati ad hoc, i nominativi e le tematiche delle borse assegnate sono i seguenti:
Per la categoria A (ricercatori esordienti)
- Bondini Saida, Lugano, Reti di committenza familiare a Bologna nel tardo Quattrocento. Tra devozione privata e autorappresentazione politica
- Brugnoli-Giambonini Nicole, Lugano, Peppo Brivio, il rigore geometrico nel Moderno ticinese: lettura critica delle opere
- Comensoli Regaida, Arbedo, Stampa autoprodotta in Ticino tra gli anni Sessanta e Settanta come laboratorio creativo e vettore di diffusione culturale
- Shaukat Saffia Elisa, Locarno, Frontiere al femminile. L'esperienza delle Italiane in Svizzera tra genere, integrazione e italianità
Subentrante: - D'Orlando Loïc, Lugano, L'Istituto Ticinese di Alti Studi (1970-1973) a Lugano. Un'impresa didattica e scientifica di eccellenza ricostruita per la prima volta nei suoi intrecci con la cultura ticinese, italiana ed europea del secondo Novecento
Per la categoria B (ricercatori avanzati)
- Barelli Stefano, Giubiasco, Giuseppe Luigi Fossati, Le poesie. Edizione critica e commentata
- Bassani Florian, Lugano, L'Euterpe ticinese di Chiasso tra arte e società, mercato e politica. Particolarità di una casa editrice musicale di confine durante il Risorgimento
- Destefani Sibilla, Zurigo, Il canone occidentale di fronte alla Shoah. Le fonti letterarie di Primo Levi
- Stojanovic Nenad, Gandria, La Svizzera italiana in Consiglio federale. L'evoluzione del concetto di rappresentanza nei media svizzeri dal 1848 al 2017
Primo subentrante per la categoria B: - Lazzari Laura, Giubiasco, Madre a ogni costo: identità femminile e desiderio di maternità nella letteratura e società italiane contemporanee
Secondo subentrante per la categoria B: - Pini Mattia, Ascona, La verità vera. La stregoneria ticinese dalla lingua ai fatti
La Commissione culturale consultiva, coadiuvata amministrativamente dalla Divisione della cultura e degli studi universitari, seguirà nel corso del biennio lo svolgimento delle ricerche ed esaminerà i rapporti semestrali dei ricercatori al fine di pervenire alla consegna entro la fine del 2020.
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