Festival
A “Regra 34” il Pardo d’oro di Locarno75
Redazione
2 anni fa
La regista brasiliana Julia Murat si aggiudica il Pardo d'oro della 75esima edizione del Locarno Film Festival per il film "Regra 34" ("Rule 34"). Una pellicola sull'onnipresenza del sesso e delle sue regole.

L'opera è il terzo lungometraggio della 42enne regista brasiliana e prende il suo titolo da un detto noto sul web: "Regola 34: se esiste, c'è anche la versione porno - nessuna eccezione". Un'affermazione sulla quale Murat riflette nel film, interrogandosi sulla compatibilità tra desiderio, libertà e protezione. “Un Pardo d’oro importante per una cinematografia come quella brasiliana che ha scritto pagine chiave della storia del cinema mondiale. Un cinema che si trova in prima linea per difendere un’idea di mondo più inclusivo e libero. Regra 34 riporta il cinema brasiliano sui fasti anarchici del ‘cinema marginal’. Un’opera audace e politica destinata a lasciare un segno importante. Il corpo è politico”. Questo il commento di Giona A. Nazzaro, direttore artistico. 

Screenshot Twitter
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Gli altri riconoscimenti

Nel Concorso internazionale, il Premio speciale della giuria dei comuni di Ascona e Losone va a "Gigi la legge" di Alessando Comodin, un film in italiano e friulano che segue le avventure di un vigile di campagna. "Tengo sueños eléctricos", primo lungometraggio della regista costaricana Valentina Maurel si aggiudica ben tre premi: il Pardo per la miglior regia, quello per la miglior interpretazione femminile all'attrice Daniela Marín Navarro, che nel film interpreta la giovane Eva, e quello per la miglior interpretazione maschile a Reinaldo Amien Gutiérrez, nei panni del padre. Solo un film svizzero concorreva in questa categoria: "De noche los gatos son pardos" di Valentin Merz, che ha comunque ottenuto una menzione speciale in qualità di opera prima.

Nel Concorso Cineasti del presente, la regista slovacca Tereza Nvotová si è aggiudicata il Pardo d'oro per "Svetlonoc" ("Nightsiren"). Questo racconta la storia di una giovane donna che torna al suo villaggio natale tra le montagne in cerca di risposte sulla sua difficile infanzia. Il Premio speciale nella stessa categoria è andato alla regista ucraina Christina Tynkevych per "Yak Tam Katia?" ("How Is Katia?"), quello per il miglior regista emergente va al croato Juraj Lerotić per "Sigurno Mjesto" ("Safe Place"). Quest'ultimo ha vinto anche il premio per la miglior opera prima. Nella toccante pellicola, che tratta del tentato suicidio del fratello, il regista interpreta sé stesso. 

Successo per l'edizione anniversario

Locarno75 è stata "una festa di undici giorni", un successo con una "straordinaria partecipazione del pubblico", si legge in una nota. Con 226 film in programma e 471 proiezioni, "l'edizione celebrativa ha messo in contatto il passato e il futuro del cinema". Il Pardo d'oro verrà consegnato questa sera in Piazza Grande, cui seguirà la proiezione di "Alles über Martin Suter. Ausser die Wahrheit" di André Schäfer.