Ticino
A Origlio si accende il dibattito sulla Polizia di riferimento
©Chiara Zocchetti
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Redazione
un giorno fa
Una mozione chiede di valutare il passaggio da Ceresio Nord a Torre di Redde: la Commissione è favorevole, il Municipio resta contrario. In ballo ci sono costi, sinergie e una riforma cantonale in corso.

Si preannuncia acceso il dibattito in Consiglio comunale a Origlio sul futuro della Polizia strutturata a cui il Comune intende fare capo. Oggi Origlio è affiliato alla Polizia Ceresio Nord, ma una mozione chiede di valutare un possibile passaggio al Corpo Torre di Redde, considerato più vantaggioso sul piano finanziario. La proposta - si legge sul Corriere del Ticino - è stata lanciata a fine 2023 dall’allora consigliere comunale Marco Castelli (UDC-Lega), oggi municipale, che aveva evidenziato una differenza di spesa pro capite pari a circa 50 franchi all’anno tra Origlio (170,5 franchi) e Capriasca (120,7), con un potenziale risparmio complessivo di oltre mezzo milione in otto anni. Da qui la richiesta al Municipio di rinegoziare le condizioni con entrambi i Corpi e presentare al Legislativo un nuovo accordo più vantaggioso.

Commissione favorevole, Municipio contrario

La mozione è stata esaminata da una Commissione speciale, che dopo diverse audizioni — tra cui il capodicastero Sicurezza, il vicepresidente del gruppo di lavoro cantonale sulla riforma della Polizia, e i comandanti dei due Corpi — ha dato parere favorevole all’unanimità, rilevando un “importante potenziale risparmio” e raccomandando al Consiglio comunale di accogliere la proposta. Il Municipio, però, resta contrario. Quattro i motivi principali: il contesto cantonale ancora incerto legato alla riforma della Polizia; i buoni rapporti e i servizi consolidati offerti da Ceresio Nord; l’avvio di un dialogo esplorativo tra Ceresio Nord e Capriasca in vista di una possibile fusione; e infine la riduzione dei costi registrata negli ultimi anni. Dal consuntivo 2024 emerge infatti che la spesa di Origlio per la Polizia è scesa a 217'000 franchi, pari a 142 franchi pro capite, mentre quella di Capriasca è stabile sui 121. Il Consiglio comunale è ora chiamato a decidere se seguire l’invito della Commissione o mantenere la linea dell’Esecutivo. La discussione promette di essere tutt’altro che formale.