
"Si dice che un'immagine valga più di mille parole, ma a Lugano ormai anche l'arte dà fastidio": è il titolo dell'interrogazione che otto consiglieri comunali hanno depositato in cancelleria, chiedendo una spiegazione per la cancellazione di un graffito apparso a Lugano nei giorni scorsi. Il graffito era il disegno di uno scheletro che - inginocchiato sulle macerie - teneva fra le mani una bomba israeliana, oltre alla seguente scritta: "Finché ci saranno popoli oppressi la neutralità è complicità nel genocidio".
Il motivo dell'interrogazione
Il murale - cancellato dall'AIL "in tempi rapidissimi" - ha fatto reagire il municipale Lorenzo Quadri sui social, che in un post sul suo profilo Facebook ne ha parlato come un "graffito che incita all'odio e calunnia la neutralità svizzera". I firmatari dell'interrogazione si dicono dubbiosi "sulle ragioni e le tempistiche di tale intervento", definendolo "fuori luogo e mal calibrato". I consiglieri comunali si rivolgono infatti a Quadri, scrivendo che "una volta di più parla fingendo di dimenticare il suo pubblico e le scelte e le decisioni che il Municipio di Lugano ha preso, con o senza il suo voto". La questione però "è ben più grande di una singola persona, riguardando un intero Ente partecipato della Città", si legge nell'interrogazione.
Le domande poste dai consiglieri comunali al Municipio
"1. Il Muncipio è a conoscenza delle ragioni che hanno spinto AIL SA a intervenire rapidamente nella cancellazione del graffito di denuncia delle
atrocità della guerra di Israele contro la popolazione civile palestinese? Se sì, quali sono?
2. Il Municipio è a conoscenza delle prassi di AIL SA riguardo eventuali reazioni o interventi (modalità a tempistiche) in caso di vandalismi a sue proprietà? Se sì, quali sono?
3. Il Municipio ritiene l’azione della sua partecipata coerente con la propria adesione (28.05.2025) all’iniziativa lanciata da Ginevra e Losanna e diretta al Governo Federale, cui moltissimi comuni e cantoni hanno chiesto una presa di posizione e di condanna nonché un intervento per risolvere la crisi umanitaria in atto?
4. Il Municipio ritiene inoltre coerente l’azione della sua partecipata con l’importante e riconosciuta presenza della street art a Lugano, forma artistica che in città è ormai anche diventata attrazione turistica?
a. Se sì, come giustica ciò che di fatto è la cancellazione e la censura di un’opera artistica di denuncia?
b. Se no, il Municipio intende prendere posizione sulla questione presso AIL? In che modo?"
I firmatari dell'interrogazione
Nina Pusterla, Jasmine Altin, Silvia Barzaghi, Cristiano Canuti, Demis Fumasoli, Romina Fumasoli, Elena Rezzonico (La Sinistra) e Danilo Baratti (I Verdi).