Ticino
A Giubiasco uno sportello per i profughi ucraini
Lara Sargenti
2 anni fa
È rivolto alle famiglie che sono ospitate da privati. Ma prima di accedervi occorre iscriversi online. Cristina Oberholzer, caposezione del sostegno sociale: “Ci siamo attrezzati per una trentina di nuclei famigliari al giorno”

Si aggiunge un nuovo tassello al piano di accoglienza cantonale per i profughi ucraini. Da questa mattina al mercato coperto di Giubiasco è entrato in funzione uno sportello per permettere alle persone in fuga dalla guerra di annunciarsi per attivare gli aiuti sociali erogati dal cantone.

A chi è rivolto il servizio
“Lo sportello è rivolto alle persone fuggite dall’Ucraina che alloggiano presso privati e che si sono già registrati presso il centro federale asilo di Chiasso”, spiega la Caposezione del sostegno sociale Cristina Oberholzer, ai microfoni di Ticinonews. Per usufruire di questo servizio è necessario prendere un appuntamento tramite l’apposita piattaforma online presente sul sito del cantone per poi poter attivare le prestazioni di aiuto, in particolare quelle legate al sostentamento e all’affiliazione alla cassa malati. Per chi lo desidera, inoltre, sarà possibile richiedere anche la vaccinazione contro il Covid-19 sempre presso il mercato coperto.

Le necessità delle famiglie
La presa a carico del cantone tiene anche conto della scolarizzazione dei più piccoli. “Viene fatto un primo rilevamento per quelle che sono le esigenze scolastiche: l’età dei bambini, il percorso formativo”, spiega ancora Oberholzer. “Un’altra necessità potrebbe essere di tipo sanitario, per esempio di medici o di aiuti psicologici”.

Difficile quantificare le richieste
Ad oggi sono 125 i nuclei famigliari che si sono annunciati sulla piattaforma per accedere agli aiuti erogati dal cantone. Complicato però fare previsioni certe sul numero di richieste, spiega ancora la caposezione del sostegno sociale. Questo perché è difficile seguire il tracciamento e il numero esatto di rifugiati presso i privati nel nostro Cantone. “Per il momento ci siamo attrezzati per una trentina di nuclei famigliari al giorno. C’è la possibilità di procedere in modo flessibile qualora dovessero esserci più registrazioni o necessità di annunciarsi”.

Chi non è ospitato da privati va a Cadenazzo
Per tutti i profughi che invece non sono ospitati presso i privati questa procedura viene effettuata al punto di affluenza a Cadenazzo.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata