Leventina
A Faido apre un nuovo Centro di accoglienza per richiedenti l'asilo
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Redazione
2 giorni fa
Un edificio di quattro piani situato in Via Birreria 27 e dotato di 16 appartamenti, due già affittati a privati e uno occupato dal personale che si occuperà della struttura, destinato già in passato all'accoglienza di immigrati operai.

A Faido, in via Birreria 27, aprirà a breve un nuovo Centro di accoglienza per richiedenti l'asilo, dove le prime cinque famiglie - con 11 bambini totali - alloggeranno a partire da fine agosto. Un edificio di quattro piani e dotato di 16 appartamenti, due già affittati a privati e uno occupato dal personale che si occuperà della struttura, destinato già in passato all'accoglienza di immigrati operai. Per i richiedenti l'asilo restano così 13 appartamenti, che nel complesso dovrebbero poter ospitare una quarantina di persone. La notizia, riportata dalla Regione, ha inevitabilmente suscitato qualche preoccupazione e stupore fra gli abitanti; motivo per cui il Municipio ha organizzato un incontro informativo con i responsabili dei servizi del Dipartimento della sanità e della socialità e Croce Rossa Svizzera, a cui sarà affidata la gestione. Un incontro considerato positivo dal sindaco Corrado Nastasi che ha confermato al foglio bellinzonese che i tredici appartamenti saranno affittati a famiglie con bambini, persone che hanno già ottenuto, o stanno per ottenere, un permesso B in quanto già ospitate in passato in centri di accoglienza federali. Si tratta inoltre di persone che non hanno mai causato problemi, come garantito al sindaco dai responsabili cantonali e dalla stessa Croce Rossa.

Suddivisione migranti

Durante l'incontro, le autorità hanno spiegato il funzionamento dell’accoglienza per i richiedenti l’asilo in Svizzera: circa il 50% viene attribuito ai Cantoni e di questi il 4% al Ticino. Le persone con diritto a restare vengono ospitate per 8-14 mesi in strutture temporanee, dove seguono programmi di integrazione gestiti dalla Croce Rossa (scuola per i bambini, corsi di vario tipo e supporto quotidiano per gli adulti). I costi sono interamente a carico del Cantone, ma il Comune - come detto - collaborerà sul piano sociale e organizzerà iniziative di integrazione. Il Municipio monitorerà comunque l’evoluzione del progetto.