Preventivo 2023
A Chiasso il moltiplicatore scenderà di due punti
©Gabriele Putzu
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Redazione
3 anni fa
Il deficit preventivato per Chiasso per il 2023 si assesta a 1,3 milioni. La Città spenderà inoltre il 12% in più per l’energia. Tra le note positive c’è l’aumento della popolazione.

Se Mendrisio recentemente ha deciso di alzare il moltiplicatore, più a sud è stata presa la decisione opposta. Chiasso passerà dal 90 all’88%. Con due punti percentuali in meno rimarrà tra i comuni fiscalmente meno attrattivi del Mendrisiotto, ma il messaggio politico è chiaro. “Nelle ultime settimane abbiamo visto che sono aumentati i prezzi della benzina, gli interessi e i premi casse malati”, commenta il sindaco Bruno Arrigoni. “Abbiamo quindi voluto dare alla popolazione di Chiasso una piccola ‘speranza’, chiamiamola così, per il futuro, diminuendo di due punti il moltiplicatore”.

Le altre cifre

I due punti percentuali costeranno circa mezzo milione di franchi, con il deficit preventivato che si assesta a 1,3 milioni. Chiasso spenderà inoltre il 12% in più per l’energia. Non mancano però le note liete: crescono gli abitanti, +150, interrompendo così un trend negativo. Le notizie migliori arrivano invece dall’immobiliare. “L’ex Fernet-Branca sarà pronta per giugno-luglio. Parliamo di 11'000 metri quadrati di uffici; si prospetta un punto molto interessante per la nostra cittadina”.

L’invecchiamento della popolazione

Nella cittadina di confine la riflessione sul moltiplicatore era iniziata già nei mesi scorsi, ma nel periodo pandemico non si voleva correre rischi. Tornando ai numeri, cresce sempre di più la spesa per le fasce anziane della popolazione. “Logicamente la popolazione invecchia e anche i costi aumentano”, conferma Arrigoni. “Una parte di questi costi vengono ribaltati dal Cantone sul Comune: per noi una cifra di 6,3 milioni di franchi è molto importante”.

La questione aggregazione

Ma nella Sala del Municipio non si è parlato solo del preventivo. Inevitabilmente è stato toccato anche il tema delle aggregazioni. Balerna, lo ricordiamo, ha detto ‘no’ al comune del Basso Mendrisiotto, mentre Vacallo si è schierato con Chiasso. “Sono francamente deluso dalla situazione, in quanto per un comune diventa sempre più difficile far quadrare i conti e fare un’amministrazione propositiva”, prosegue Arrigoni. Per questo motivo “ritengo sia un peccato che alcuni comuni non vedano l’opportunità che un’aggregazione potrebbe dare a tutta la nostra zona del Basso Mendrisiotto”. L’impressione di Arrigoni è che si tratti soprattutto di una questione personale: “Creando un comune più grande c’è il rischio di perdere una certa identità politica. Un’altra cosa che io non trovo corretta è che non venga coinvolta la popolazione in una decisione così importante”. Per il sindaco l’importante “è partire con questa idea dell’aggregazione e dopo gli altri seguiranno, in quanto diverrà sempre più difficile e complicato avere una gestione singola di comuni per 3-4mila abitanti”.

 

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