Ticino
A Bosco Gurin, finalmente, si parte
Immagine archivio CdT
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Redazione
2 anni fa
Prevista per questo sabato la parziale apertura degli impianti di risalita. Il sindaco Tomamichel: “Con la pandemia e la mancanza di neve è dura”

Spazzaneve ancora posteggiati ai lati della strada a metà gennaio. Nessuno alla partenza della seggiovia. È lo scenario che in questi giorni domina Bosco Gurin, dove la mancanza di neve ha provocato una drastica diminuzione del movimento. “Poca neve ed epidemia, le due cose vanno insieme”, dice una panettiera del posto.

Un’apertura attesa
C’è però una buona notizia: le temperature rigide e un po’ di innevamento programmato permetteranno alla direzione degli impianti di aprire, da sabato, almeno la pista blu, azionando seggiovia, piattello, tappeto mobile e giostra per bambini. Un momento atteso dagli abitanti e da tutti coloro che qui hanno un’attività. Al momento, infatti, l’unico ristorante aperto è quello dell’hotel Walser. Anche qui, però, “le prenotazioni sono poche e l’albergo svolge più una funzione sociale, per dare svago alla gente del posto”, spiega il gerente Marco Biondo. Al ristorante non mancano gli habitué che si presentano a mezzogirono, tra i quali il sindaco Alberto Tomamichel, che traccia un bilancio del periodo invernale sin qui trascorso. “A Natale qualcuno c’è stato lo stesso, ma non la massa tipica di quando gli impianti sono aperti. Adesso, a metà gennaio, ci sarebbero dovute essere le scuole. Con la pandemia e la mancanza di neve, purtroppo è dura”.

L’attesa e la pazienza
Non mancano, tuttavia, neppure gli ottimisti. “Sicuramente nevicherà. Verso fine gennaio, inizio febbraio”, afferma convinto Michele, titolare di un’azienda agricola. “Ho già visto inverni così, e anche peggiori. La meteo non la comandiamo noi”. A Bosco Gurin, insomma, non resta che attendere, con l’accettazione e la calma che contraddistingue chi ha trascorso qui tutta la vita.

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