
I tiratori oggi sono tornati a sparare al poligono di tiro di Bidogno sotto l’occhio vigile della Polizia. Si perché ieri il Dipartimento delle istituzioni ha comunicato al Municipio di Capriasca che l’autorità comunale non poteva decidere di bloccare tutte le attività dello stand, come avvenuto lo scorso mese di maggio.
Mentre in un’altra lettera giunta sempre ieri all’Esecutivo, l’Ufficio federale di tiro del 17esimo circondario, ha ordinato la riapertura del poligono. L’Ufficio di tiro ha pure auspicato un servizio d’ordine da parte delle autorità cantonali per garantire il tiro federale di campagna di questo week end. Come detto la Polizia ha verificato che il tutto si svolgesse regolarmente, e così è stato.
Tutta la vicenda lo ricordiamo ha avuto inizio negli scorsi mesi quando è stato presentato il progetto di ampliamento del poligono. Gli abitanti della zona attraverso una petizione si sono opposti per una questione di sicurezza. Dal canto suo però l’Associazione dei Franchi Tiratori di Bidogno ha sempre sottolineato che il poligono di tiro rispetta e rispetterà i parametri imposti dalle autorità federali e cantonali, e anche se i lavori di ampliamento non dovessero essere eseguiti, l’attività di tiro continuerà esattamente come avviene già oggi.
Subito dopo il Municipio ha deciso di accettare l’istanza di 14 cittadini, per bloccare l’attività al poligono, sempre per una questione di sicurezza. Ma ad intricare ancora di più la vicenda, ci si è messo il tiro federale di campagna, che si tiene proprio questo week end in tutta la Svizzera. La chiusura di Bidogno avrebbe potuto creare un precedente a livello federale.
Ma alla fine a cinque minuti dalla mezzanotte, il Dipartimento delle istituzioni, ha comunicato che l’Esecutivo non era competente nella decisione che ha preso, e l’Ufficio federale di tiro ha ordinato la riapertura del poligono. Ma queste decisioni potrebbero venire impugnate dall’Esecutivo? Ancora non è dato a sapere. Da noi contattato in merito alla vicenda, il sindaco di Capriasca Andrea Pellegrinelli, preferisce non esprimersi al momento.
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Christian Fini
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