Ticino
“A Bellinzona sento di avere ancora da dare”
Redazione
3 anni fa
A cinque anni dall’elezione del Municipio della Nuova Bellinzona, un’intervista a tutto campo al sindaco Mario Branda

Cinque anni fa veniva eletto il primo Municipio della Nuova Bellinzona. L’occasione, quindi, per i colleghi di Ticinonews di fare un bilancio con Mario Branda, riconfermato sindaco l’anno scorso dopo il ballottaggio con Simone Gianini.

Cosa ne pensa dell’aggregazione?
Ci sono aspetti che sono sicuramente ottimizzabili ma abbiamo compiuto tanti passi, tanti progetti che ci eravamo immaginati con l’aggregazione potranno cambiare il volto alla città.

Lo rifarebbe?
Assolutamente sì, la vecchia città di Bellinzona e i singoli quartieri non sarebbero mai stati in grado di gestire quello che oggi abbiamo davanti.

Qualche esempio?
Il tema stesso delle Officine, la nuova sede Irb, l’acquisto di un immobile per nuove imprese e la realizzazione del nuovo ospedale Bellinzonese che in futuro sarebbe bello diventasse anche ospedale universitario. Ma non tralasciamo il tema culturale e turistico, collegato alla valorizzazione dei castelli.

Non è troppo Bellinzona-centrica la nuova Bellinzona?
Abbiamo cercato di distribuire sul territorio i servizi, il trasporto pubblico è stato potenziato e banalmente ci sono stati dei lavori anche per migliorare i parchi giochi, le mense e così via. Ad ogni modo abbiamo investito anche molto nei quartieri.

Come va con le risorse?
Stiamo lavorando per un bilanciamento per quelle che sono le uscite e le entrate della città offrendo comunque i servizi alle aspettative delle cittadine e cittadini.

I rapporti con il consiglio comunale sono stati tesi?
Sì, soprattutto con una parte del Consiglio comunale. Le opposizioni hanno enfatizzato i loro punti di vista ma fa parte delle regole del gioco. In ogni caso, devo dire che tutti i messaggi municipali presentati sono passati.

Un anno fa sono cambiati tre municipali. Come va?
Sì, è una nuova compagine, le dinamiche sono diverse, le persone sono diverse ma devo dire che ho trovato dei colleghi desiderosi di dare il contributo costruttivo.

E con il collega Simone Gianini con cui è andato al ballottaggio?
È chiaro che ci si scontra. Nell prime fase è anche normale la necessità di ritrovarsi. Devo dire che il collega sta lavorando tanto e tutti hanno preso molto sul serio il loro lavoro a beneficio della nostra città.

Mario Branda ha ancora da dare?
A me piace quello che sto facendo e voglio bene agli abitanti e alla città. Mi sento di avere ancora parecchie energie per portare avanti questo ruolo.

Quindi sarà in lista anche fra tre anni?
Sento di poter dare ancora parecchio alla città.

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