Interpellanza
A Bellinzona preoccupa la scomparsa di zone verdi
Facebook: Michele Egloff
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Redazione
9 mesi fa
Il gruppo Unità di Sinistra, attraverso un'interpellanza, chiede lumi al Municipio della capitale ticinese riguardo la gestione del verde urbano.

Il gruppo Unità di Sinistra ieri ha inoltrato un'interpellanza al Municipio di Bellinzona esprimendo serie preoccupazioni riguardo alla gestione e alla protezione del verde urbano nella città, in particolare per il destino di un ampio parco situato al convergere di via Lugano e via Convento. Il parco, che circonda una storica villa sede di varie associazioni tecniche e professionali del Cantone, è al centro di un dibattito sulla sua possibile scomparsa a causa di nuovi progetti edilizi. "Rispettare il parco ed i piazzali" è la scritta che si può leggere su diversi cartelli posti ai confini dell'area in questione. Nell'interpellanza, firmata da Michele Egloff per il gruppo Unità di sinistra, ci si chiede, riguardo i maestosi alberi ad alto fusto, "con che diritto si possono cancellare tracce così importanti della memoria storica di Bellinzona". Sempre nel documento viene riportato l'esempio di come in altri comuni, anche esteri come Milano, le zone con ville, vecchie case e alberi importanti, siano inserite nei circuiti turistici come "angoli" e vie belle da scoprire e diventano marchi identitari delle città.

La preoccupazione per la scomparsa di un'importante area verde

L`interpellanza prende spunto dai recenti lavori di modanatura del parco e dall`installazione di antenne che sembrano preannunciare la fine di quest'area verde. Il gruppo sottolinea come questa zona, caratterizzata da maestosi alberi e ampie zone ombreggiate, rappresenti un importante patrimonio storico e naturale della città, oltre a costituire un rifugio dal caldo sempre più intenso delle estati ticinesi. L'area in questione non è nuova a interventi edilizi invasivi. Già in passato, altre aree verdi sono state sacrificate in nome dello sviluppo urbano, come accaduto con il parco della Villa Colombo, un tempo sede del minigolf di Bellinzona. Ora, la stessa sorte potrebbe toccare al terreno ex-Gabuzzi, portando alla definitiva cementificazione della zona.

Le domande rivolte al Municipio

Alla luce di queste considerazioni, il gruppo Unità di Sinistra ha rivolto al Municipio una serie di domande per chiarire la situazione e comprendere le misure che l'amministrazione intende adottare per salvaguardare il verde urbano:

1)    Esiste un inventario comunale degli alberi protetti o particolarmente degni/meritevoli di protezione?

2)    Esiste un inventario dei giardini/parchi protetti o particolarmente degni/meritevoli di protezione?

3)    Se esistono, sono aggiornati?

4)    In che misura se ne tiene conto nell’erogare le autorizzazioni di costruzione? Nella fattispecie, quanto si è tenuto conto delle qualità del parco nella procedura di autorizzazione edilizia?

5)    Se codesti inventari non esistono, non intende Il Municipio dotarsi (anche) di questo strumento per poter agire e distinguersi davvero con una virtuosa politica del verde urbano?

6)    Sennò, come intende il Municipio attivarsi per evitare la distruzione sistematica di grandi parchi e giardini, isole verdi, dotate di maestosi alberi ad alto fusto - che nel contempo costituiscono preziose tracce della memoria storica e vettori della promozione turistica della Città?