
A Bellinzona nasce Casa Petra, installazione artistica temporanea firmata dall’artista ticinese Sir Taki e commissionata da Studio Gest. L’opera, un collage fotografico su larga scala, avvolge le cinque facciate dello storico edificio di Viale Portone 33, sede per quasi novant’anni della ditta Regusci Reco. L’intervento non si limita a una valorizzazione estetica: rappresenta il primo passo di un nuovo programma di mecenatismo a sostegno dell’arte pubblica promosso da Studio Gest, che ha scelto la capitale ticinese come laboratorio di dialogo tra storia, trasformazione urbana e creatività.
L'opera
L’installazione, spiega Sir Taki, invita a interrogarsi sul presente: “Tra conflitti e voyeurismo digitale, emerge la fragile ma necessaria possibilità di una ricostruzione fondata sull’amore interpersonale”. Un’opera site-specific che racconta la complessità del mondo contemporaneo e anticipa la rigenerazione del quartiere. Per Studio Gest, Casa Petra è solo l’inizio. “La cura per i dettagli e la passione per l’arte ci guidano nello sviluppo di progetti architettonici che nascono dal dialogo con la cultura, la storia e l’identità dei luoghi in cui operiamo”, sottolinea Nicolò Verganti, direttore della società. “Le installazioni temporanee sono ideate per andare oltre l’estetica: vogliamo incoraggiare nuovi punti d’incontro tra persone, discipline e idee, grazie ad opere accessibili a tutti”.
Riqualificazione urbana
Casa Petra si inserisce infatti in un progetto più ampio di riqualificazione urbana. Lo stabile sarà trasformato in un complesso polifunzionale articolato in sei volumi, pensato per richiamare l’architettura del centro storico e valorizzare la vista verso Castelgrande, patrimonio UNESCO. Accanto a spazi residenziali e commerciali, sono previsti luoghi pubblici aperti e fruibili, pensati per la comunità e per i visitatori. Un’arte che diventa così ponte tra passato e futuro, capace di restituire vitalità ai quartieri già durante la loro trasformazione.