Ticino
"A Bellinzona ci vorrebbe la prima donna Sindaco"
"A Bellinzona ci vorrebbe la prima donna Sindaco"
"A Bellinzona ci vorrebbe la prima donna Sindaco"
Redazione
8 anni fa
INTERVISTA alla "voce del Noce" Fallon Ciapini, alla prima esperienza in politica. "La concordanza a tutti i costi ha fallito"

Nona puntata del giro di interviste di Ticinonews.ch ai candidati all'Esecutivo della Nuova Bellinzona. Oggi vi proponiamo la nostra chiacchierata con Fallon Ciapini, candidata nella lista Lega, UDC, Noce e Indipendenti.

Fallon Ciapini è alla sua prima esperienza in politica ed è un volto noto in città in quanto animatrice al Bagno pubblico di Bellinzona. "Fallon Ciapini è la voce del Noce" aveva dichiarato un'entusiasta Brenno Martignoni al momento di presentare la lista. Scopriamo perché.

Qual è l’obiettivo e dove secondo lei può arrivare la vostra lista Lega-UDC-Noce-Indipendenti?"Il più lontano possibile…"

Brenno Martignoni vi ha definito una "coalizione da nave rompighiaccio". Significa che punterete a portare semplicemente ‘scompiglio’ nelle elezioni oppure che volete spaccare i vecchi schemi di partito sconvolgendo anche la composizione dell’Esecutivo?"Mi ritengo parte di una prospettiva nuova, fuori dagli schemi, che dà voce a chi normalmente non si occupa di politica. In questo senso “rompighiaccio", sta per una coalizione di disgelo che possa finalmente riaccendere e rinfiammare questa nostra Bellinzona".

Bellinzona ha bisogno di un cambiamento radicale a livello di Esecutivo? Se sì, cosa non ha funzionato negli ultimi anni?"Non ha funzionato la cosiddetta “concordanza” a tutti i costi. I concittadini non dibattono più della “cosa pubblica” nelle chiacchiere quotidiane, tendono a non occuparsene (“tant a cambia nagott!”). Fino a cinque anni fa, era tutt’altra musica".

I ‘bookmakers’ vedono un duello serrato tra Andrea Bersani e Mario Branda, con Simone Gianini possibile sorpresa. Qualcun altro potrebbe sparigliare le carte in tavola?"Ci vorrebbe la prima donna Sindaco… ma, forse, i tempi non sono ancora maturi ..."

Chi l’ha impressionata maggiormente dei suoi colleghi di lista?"Non mi lascio impressionare facilmente ... Però, mi piace osservare le personalità in lista, rilevandone le marcate diversità. E ce ne sono… Ma penso siano la nostra forza".

In una recente intervista al nostro portale il candidato MPS Matteo Pronzini ha evidenziato la mancanza di figure femminili nelle varie liste. E, in molti casi, esse sarebbero poco più che ‘ragazze immagine’? Concorda? E, soprattutto, si sente una scelta ‘mediatica’?"Vorrei poter cambiare questo ordine di cose, questi luoghi comuni, che mettono noi donne un po’ sempre fuori dai giochi… Saluterei con piacere una Nuova Bellinzona, maggiormente 'rosa'…"

Da animatrice a candidata al Municipio. Come mai questo passo?"In fondo, due ruoli al servizio del pubblico... Ci sono arrivata per una telefonata al posto giusto, al momento giusto… Una svolta della vita? Il 2 aprile sapremo ..."

Lei è stata definita ‘la voce del Noce’ dallo stesso Martignoni. Il riferimento è alla sua esperienza di animatrice, durante la quale era stata contestata per la sua esuberanza. Sinonimo di una Bellinzona non esattamente città per giovani? O di una vera e propria città morta?"Brenno Martignoni ha creato Il Noce come Movimento libero e indipendente che dà voce alla gente, al di fuori dai ghirigori della politica. Ho così trovato un mio spazio per offrire il mio contributo a rendere Bellinzona migliore. Bellinzona non è una città morta: le proposte di “vita” sono inadatte alla situazione e, talvolta, di nicchia. Quando, però, vien offerto qualcosa di valido, la “risposta” del pubblico è, quasi, da sold-out. Bisogna solo trovare la chiave, la parola magica..."

Quali saranno i temi caldi che dovrà affrontare il nuovo Municipio? E che insegnamenti può trarre Bellinzona dall’aggregazione della Grande Lugano? Dove potrà migliorarsi?"Son tutti caldi e, qualcuno, addirittura bollente. Bellinzona non è Lugano. Tutta un’altra cosa. Posso però rassicurarvi che, per quanto mi riguarda, la “macchina” girerà a pieno regime già da aprile".

Lugano ha più volte lanciato un grido di allarme sulla morìa di commerci. È un problema che tocca anche Bellinzona? Come potrà essere risolto?"Bisogna creare aggregazione. Momenti di comunità. Positivi e di svago. Per far riapparire i sorrisi. Io, al Bagno pubblico, già lo faccio. Vorrà dire che ricominceremo dal Noce, quello che sta in Piazza Nosetto davanti al Municipio… Saremo irresistibili".

Come si potrà fare in modo che i cittadini dei quartieri periferici non si sentano esclusi?"Centodieci anni fa, Daro, Carasso e Ravecchia si aggregarono alla Città (e vennero considerati quartieri periferici). Ora, da decenni, sono lo zoccolo duro di Bellinzona (Associazioni, Patriziati, qualità di vita, spontaneità, ecc.). Sono certa che, con l’annessione dei “nuovi quartieri (un arricchimento per tutti) si assisterà allo stesso fenomeno (in tempi medi). Dovremo stare attenti a non escluderli. Coinvolgerli! Non solo a parole, ma con i fatti concreti. In modo che tutti quanti assieme possiamo farci propria la Nuova Bellinzona".

Nico Nonella

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