
La maggioranza della Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati si è espressa oggi sull'Iniziativa contro l’immigrazione di massa: come già anticipato, la versione "light" proposta inizialmente dal Nazionale è stata leggermente inasprita.
Niente tetti massimi né contingenti e nessuna sanzione, però. I datori di lavoro dovranno annunciare i posti vacanti agli uffici regionali di collocamento e se decidessero di non assume un candidato autoctono dovranno motivare la loro decisione. Questo in estrema sintesi è il testo che passerà all’esame del Consiglio degli Stati.
La Commissione istituzioni politiche della camera alta lo ha presentato oggi, sposando la linea indicata dal senatore argoviese Philipp Müller (PLR), seppur con un certo numero di modifiche. In sostanza, un leggero inasprimento rispetto al testo votato a settembre dal Consiglio nazionale, meno rigido rispetto a quanto proposto dal PPD e ancora meno rispetto a quanto volevano gli iniziativisti.
"Una foglia di fico", così l'ha definita il consigliere nazionale UDC Marco Chiesa.
"Abbiamo fatto un'iniziativa per favorire i lavoratori locali a mezzo dei contingenti e preferenza indigena e ci ritroviamo con dei Consiglieri agli Stati che sostengono il diritto ad un invito e a una motivazione da parte dei datori di lavoro per non essere assunti e impiegare lavoratori esteri - ha tuonato, questa volta via social - Una presa in giro colossale".
La Commissione, al suo interno, si è spaccata in due con liberali e socialisti da una parte, PPD e UDC dall’altra.
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