
Il giorno dedicato alla donna, l'8 marzo, è alle porte. E come ogni anno in questi giorni tornano alla ribalta i temi che riguardano i diritti del gentil sesso.
Le donne, si sa, sono ancora discriminate in molti ambiti, in particolare quello lavorativo. Ma loro cosa pensano, l'8 marzo è una data utile per esprimere le proprie rivendicazioni o si tratta unicamente di una festa come tante, che serve solo al commercio?
Abbiamo interpellato diverse donne ticinesi e la risposta è pressoché univoca: "È un giorno di festa un po' troppo commercializzato."
"Al posto di ricordare il triste episodio che ha reso questa giornata importante per l'umanità, la maggior parte delle donne ridicolizza una data importante come questa" ci dice una donna.
"Si è perso il vero significato di questo giorno a causa del consumismo moderno" sostiene un'altra. "Una data del genere esiste per ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, oltre le discriminazioni e le violenze cui sono ancora attuali in molte parti del mondo. Ricordare questo evento con cene, strip tease da parte di uomini, fiori, eccetera, non ha molto senso. Sarebbe più sensato fare qualcosa per quelle donne che oggi giorno vivono senza una dignità oppure per le associazioni che aiutano appunto il sesso debole. Per noi in Svizzera è scontata la parità dei sessi: diritto di voto, uguaglianza sul lavoro, eccetera. Tutto questo è possibile grazie alle donne del passato. Fermiamoci a pensare, però, che nel 2015 ci sono ancora donne che hanno il divieto di guidare una macchina, per esempio."
"Credo che l'idea che sta dietro a questa festa sia bella, cioè ricordare la discriminazione che la donna ha subito e la sua riuscita nel conquistare un valore sociale" afferma un'altra donna. "Secondo me, però, molte persone hanno dimenticato questa idea iniziale rendendo l'8 marzo una festa commerciale e priva di senso. Si sa: l' 8 tutte le ragazze avranno lo sconto nei negozi, l'entrata e il drink gratis in discoteca e magari qualche mimosa regalata in giro per strada, ma questo è solo un modo per farsi pubblicità. Le aziende usufruiscono di questo giorno per mostrarsi. È tutto un marketing oramai: ma non solo la festa della donna, anche San Valentino, Natale, Pasqua... Dimenticando però lo spirito che ci dovrebbe stare dietro. Noi come donne quel giorno dovremmo pensare: "Sono fiera di essere donna, poichè le mie antenate hanno lottato per il loro essere!" Invece ci aspettiamo solamente un bouquet di mimose dal fidanzato. Come se fosse solo questo lo scopo."
"Ci sono sempre le due facce della stessa medaglia" dichiara ancora un'altra donna, "nel senso che si dovrebbe dar peso al fatto che ci sono donne ancora prese poco in considerazione in diverse parti del mondo e sarebbe carino organizzare degli eventi più umani e magari organizzarli per conto di associazioni che si occupano della discriminazione della donna. È anche vero che è una festa dedicata a noi donne perciò è giusto non perdere lo spirito della festa in sé."
Indipendentemente dalla concezione personale di questa festa, auguri a tutte le donne.
MR
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