Ticino
545'305 franchi per le traduzioni
545'305 franchi per le traduzioni
545'305 franchi per le traduzioni
Redazione
7 anni fa
Il Governo ha risposto a Galeazzi e cofirmatari: "Traduttori prevalentemente svizzeri o residenti"

Il Consiglio di stato ha risposto all’interrogazione parlamentare presentata il 24 agosto scorso dai deputati Tiziano Galeazzi, Lara Filippini (UDC), Sergio Morisoli e Paolo Pamini (Area Liberale) sul costo delle traduzioni e le indennità in Polizia e in Magistratura (vedi articolo suggerito).

Nella sua risposta il Governo ha precisato che in seno all’Amministrazione cantonale “vengono impiegati prevalentemente traduttori svizzeri o residenti (permesso B o C) e con diritto all’esercizio di un’attività lucrativa”.

I costi per il 2016, per un totale di 545'305 franchi, sono così suddivisi:

- Polizia cantonale: 333'352 franchi- Strutture carcerarie cantonali: 660 franchi- Ministero pubblico: 188'849 franchi- Tribunale d’appello: 17'504 franchi- Preture: 4'940 franchi

Per quel che riguarda le retribuzioni di interpreti e traduttori, il Consiglio di Stato ha spiegato di averle fissate con risoluzione governativa del 17 novembre 2009 e fine di uniformarle per tutta l’Amministrazione cantonale e la Magistratura.

“Gli interpreti e i traduttori sono suddivisi in due categorie, diplomati e non diplomati – si legge –Gli interpreti sono retribuiti con indennità oraria: per le prime due ore di lavoro gli interpreti diplomati percepiscono 100 franchi all’ora, mentre quello non diplomati 50 franchi all’ora. Dalla terza ora di lavoro in poi, gli interpreti diplomati percepiscono 50 franchi all’ora mentre quelli non diplomati 30 franchi all’ora”.

“Per i traduttori è previsto un importo a pagina pari a 100 franchi per i diplomati e a 60 franchi per i non diplomati. Oltre a ciò è pure prevista la tariffa per riga (3 franchi per i diplomati e 1,80 franchi per i non diplomati”.

Per quel che riguarda i traduttori attivi nei centri per richiedenti l’asilo, il Governo ha spiegato che i costi sono a carico della Confederazione, essendo la procedura d’asilo di competenza di Berna.

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