
Lunedì 8 settembre, il “33° Raduno internazionale dello spazzacamino” giunge in visita ad Ascona. L’evento è organizzato dall’Associazione Manifestazioni Ascona (AMA) per la chiusura della manifestazione internazionale in collaborazione con l’Associazione Nazionale Spazzacamini (ITA), ente responsabile del raduno in Val Vigezzo.
In seguito al mercato previsto dalle 11.00, ben 400 spazzacamini provenienti da tutta l’Europa e perfino dagli USA sfileranno verso le 16.30 nel Borgo di Ascona in ricordo dei tempi passati, quando era usuale lasciare le nostre valli per necessità, più per sopravvivere che per cercare fortuna. Un’occasione unica di toccare ben 400 volte la fortuna con la mano, visto che si dice che dare la mano ad uno spazzacamino porta fortuna!
I 400 spazzacamini provenienti da diversi paesi : 53 dalla Finlandia, 2 dalla Norvegia, 16 dalla Svezia, 58 dalla Danimarca, 16 dalla Olanda, 15 dal Belgio, 2 dall’Inghilterra, 186 dalla Germania, 1 dalla Francia, 6 dalla Romania, 15 dall’Estonia, 3 dall’USA, 9 dalla Svizzera e 16 dall’Italia sfileranno lungo il percorso Autosilo – Via Collegio – Carrà dei Nasi – Via Borgo – Piazza G. Motta – Piazza Torre. In seguito vi sarà una visita individuale del Borgo e la cena per i spazzacamini in Piazza Elvezia.
L’idea di proporre Ascona, su iniziativa di Franco Corio, già coordinatore AMA, quale meta conclusiva del raduno internazionale degli spazzacamini non è casuale.
L’emigrazione degli spazzacamini verso i paesi del Nord di cui si ha traccia già nel 16esimo secolo, ha contraddistinto non solo la vita della Valle Vigezzo, definita la valle degli spazzacamini nel 1546 dal cronista zurighese Johannes Stumpf e indicata come tale da Gherardo Mercatore nelle cartine geografiche delle Alpi, ma anche la Valle Cannobina e il Ticino, in particolare la Valle Verzasca.
Spesso le sponde del Verbano erano il punto di partenza per andare a fare lo spazzacamino nelle città, essendo le vie acquatiche molto utilizzate per spostarsi. Gli spazzacamini non erano solo adulti ma anche molti bambini costretti ad un lavoro massacrante nell’attesa del ritorno a casa in primavera. Una vita difficile, fatta di privazioni e sfruttamento, lontano dalla mamma, come viene descritta con molta precisione nel libro “I fratelli neri” di Lisa Tetzner ambientato tra il Ticino e Milano nel 19esimo secolo.
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