
Le FART - Ferrovie e Autolinee Regionali Ticinesi - continuano nel processo di rinnovamento dei propri mezzi d’esercizio. Dopo la messa in servizio di 13 nuovi veicoli MAN sulle linee urbane e regionaliavvenuta nel giugno del 2018, la prossima grande tappa d’ammodernamento del parco veicoli coincide con la data d’introduzione del potenziamento dell’offerta di trasporto pubblico prevista dalProgramma d’agglomerato del Locarnese di 3a generazione. Entro il 13 dicembre 2020, l’azienda di trasporto pubblico locarnese metterà infatti al servizio dei propri clienti 36 nuovi autobus, di cui 21 snodati e 15 veicoli di tipo “Midi”.
I nuovi veicoli saranno impiegati sulle seguenti linee:
10 veicoli snodati serviranno la linea 1 (Tenero-Minusio-Locarno-Ascona) e la linea 7 (Locarno-Losone); 11 veicoli snodati circoleranno sulla linea 311 (Locarno-Cugnasco-Bellinzona) e sulla linea315 (Locarno-Bignasco-Cavergno). 15 veicoli di tipo Midi serviranno le linee 2 (Locarno-Brione s. Minusio), 312 (Locarno-Mergoscia) e 314 (Locarno-Ronco s/Ascona).
L'investimento, approvato dal Consiglio d’amministrazione dell’azienda locarnese, è di 16.3 milioni di franchi. La delibera sarà aggiudicata sulla base delle disposizioni del Concordato Intercantonale per gli Appalti Pubblici (CIAP); i documenti del bando di concorso saranno pubblicati a breve e prevedono, per quanto riguarda la tecnologia di trazione, la fornitura di autobus a trazione diesel Euro 6 (a basse emissioni nocive), muniti di sistema di recupero dell’energia in fase di frenata (tecnologia Mild Hybrid) per i veicoli snodati.
La scelta della trazione diesel, spiega l'azienda in ua nota, "è stata attentamente vagliata dall’azienda e la decisione di confermare questa tecnologia è stata maturata anche sulla base di un recente studio, commissionato alla SUPSI, che ha fornito diverse importanti indicazioni. L’analisi ha infatti concluso che non esistono al momento le condizioni per un abbandono anche solo parziale della trazione diesel. Le simulazioni effettuate hanno dimostrato che, nonostante dal punto di vista teorico sarebbe possibile implementare un sistema integralmente basato sulla trazione puramente elettrica, queste soluzioni non sono fattibili dal profilo pratico. Diverse le criticità rilevate: necessità di interventi strutturali lungo il percorso delle linee urbane, tempo insufficiente a disposizione per l’installazione dei punti di ricarica elettrica, mancanza di certezze circa la disponibilità della potenza elettrica necessaria ai capolinea, impossibilità di gestire eventuali ritardi rispetto all’orario pianificato, costi elevati, esigenze di formazione dei collaboratori. Nel lungo periodo, nell’ambito della strategia all’orizzonte 2030 per l’esercizio delle linee urbane, sulla base delle prospettive del mercato e delle migliori prassi a livello mondiale, lo studio propone il passaggio ad autobus completamente elettrici. Lo studio suggerisce pertanto alle FART di affrontare in modo proattivo le criticità indicate per garantire che nel 2030 il passaggio alla tecnologia elettrica di trazione possa essere realizzato con facilità e in modo efficace".
“Con l’attuale rinnovo della flotta le FART danno un contributo concreto per la riduzione dell’impatto ambientale del parco veicoli aziendale” afferma Paolo Caroni, Presidente del Consiglio d’amministrazione “vogliamo però andare oltre e valuteremo quindi la possibilità d’effettuare nel medio termine una fase pilota, durante la quale testeremo l’impiego di alcuni bus elettrici su una linea urbana del Locarnese, ciò a condizione della stipula di un accordo di intenti e collaborazione tra tutti gli attori coinvolti (autorità cantonali, comunali, servizi tecnici dei Comuni, azienda elettrica)”.
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