Ticino
150 migranti al quartiere Soldini di Chiasso? "Mancano i servizi"
Redazione
9 mesi fa
È l’allarme lanciato dall’associazione Mendrisiotto Regione Aperta, attiva nel sostegno ai richiedenti l’asilo. “Servirebbero tutta una serie di risposte sociali che il Comune non sembra in grado di dare”.

Da alcuni mesi l’associazione Mendrisiotto Regione Aperta organizza delle attività ricreative con i migranti ospitati nella zona di Chiasso. Sport, giochi e corsi, anche con lo scopo di integrare queste persone nella società locale. Ed è proprio temendo per l’integrazione che l’associazione ha scritto una lettera all’indirizzo (anche) del Consiglio di Stato. Nel mirino l’intenzione del Cantone di alloggiare 150 migranti all’interno di 50 appartamenti di un complesso residenziale in via Soldini. “La loro presenza comporta dei bisogni a cui si deve rispondere”, afferma ai microfoni di Ticinonews Willy Lubrini, co-coordinatore di Mendrisiotto Regione Aperta. “Ci vogliono dei servizi che si occupino del preasilo e la scuola deve essere in grado di assorbire dei giovani bambini migranti, il che implica dei percorsi di integrazione e di assimilazione molto delicati e impegnativi. Tutta una serie di risposte sociali che non mi sembra il Comune sia in grado di dare”.

“Si pensi alla Città Ticino, non solo a Chiasso”

150 migranti in più rispetto ai circa 330 già presenti nel Basso Mendrisiotto. Lubrini teme che il quartiere Soldini non abbia le capacità per accogliere adeguatamente i migranti. Un quartiere con tanti casi sociali… “La presenza di queste persone rischia di sovraccaricare i servizi”, prosegue il co-coordinatore di Mendrisiotto Regione Aperta. “Quando parliamo di politica migratoria dobbiamo pensare alla Città Ticino, non solo a Chiasso. Ci sono più di 100 comuni che potrebbero essere implicati nell’inserimento di queste persone”. Un chiodo fisso – quest’ultimo – anche del Comune di Chiasso, che da tempo chiede una maggiore ridistribuzione dei migranti sull’intero territorio ticinese. Per Lubrini, un fattore in particolare ha spinto il Cantone a optare per il quartiere Soldini. “L’impressione è che l’unico criterio sia stato l’offerta di 50 appartamenti vuoti a buon mercato”.

Tonini: “Numeri importanti si tramutano in situazioni poco piacevoli”

Contro la possibile assegnazione degli appartamenti ai migranti, il granconsigliere leghista e municipale di Chiasso, Stefano Tonini, ha presentato un’interrogazione. Anche lui teme che il Comune non possa garantire servizi sufficienti per altre 150 persone, spesso con situazioni di fragilità. “Numeri importanti si tramutano in situazioni anche poco piacevoli per la cittadinanza, con aggressioni, spaccio e furti”, afferma Tonini. “Mi dispiace dirlo, ma le persone che delinquono sono perlopiù individui che vengono in Svizzera non perché cercano un rifugio sicuro, ma per sfruttare il nostro sistema sociale”.

 

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