
Il Canton Zurigo non vuole interventi chirurgici di cambio di sesso per i minori di 18 anni. La direttrice del Dipartimento cantonale della sanità Natalie Rickli (UDC) ha chiesto alla Confederazione di introdurre un divieto in tal senso per tutelare meglio i giovani.
In Svizzera non esistono regole chiare
Paesi come il Regno Unito e la Finlandia non autorizzano operazioni irreversibili di cambio del sesso per gli under 18. Altri sono più liberali, hanno sottolineato oggi ai media rappresentanti del dipartimento della sanità del Canton Zurigo. In Svizzera, tuttavia, non esistono regole chiare. Le autorità zurighesi chiedono che i bloccanti della pubertà possano essere somministrati solo nell'ambito di studi scientifici. Sono consapevole che l'argomento è controverso, ha dichiarato Rickli. Gli adolescenti interessati sono sottoposti a una forte pressione psicologica. "Tuttavia, sono convinta che questa decisione debba essere presa solo quando raggiungono la maggiore età", ha aggiunto la consigliera di Stato. A suo avviso, gran parte della società e degli esperti ritiene che il nostro approccio sia giusto. "Alcuni medici pensano invece che le loro raccomandazioni siano al di sopra della legge. Quale responsabile politica, ho un atteggiamento diverso", ha detto ancora Rickli. In futuro ci si potrebbe chiedere come si possa impedire il cambio del sesso ai giovani.
Reazione a riserve genitori
Il tema è diventato di stretta attualità dopo che genitori di adolescenti transgender hanno espresso riserve, per lo più in forma anonima. A loro avviso, i trattamenti in questo ambito vengono effettuati in modo troppo affrettato. Rickli ha invitato gli ospedali a intervenire solo con il consenso dei genitori. Esistono già delle linee guida emanate dalle associazioni di categoria. Teoricamente, nel Canton Zurigo è possibile somministrare bloccanti della pubertà, ma ciò richiede un'informazione dettagliata e la sensibilizzazione della famiglia e del ragazzo. Per questo motivo il Cantone ha condotto un'indagine approfondita: da una valutazione delle ore di consultazione nel 2023, presentata oggi, è emerso come la psicoterapia intensiva sia stata seguita dall'84% dei giovani dopo 49 consultazioni, mentre i medici hanno dispensato i bloccanti solo in sei casi nel periodo 2023-2024. L'anno scorso, si sono inoltre verificati dieci casi di trattamento ormonale per il cambio di sesso.
Margine limitato per i Cantoni
Il Dipartimento zurighese della sanità ha richiesto una perizia sulla possibilità di vietare questi trattamenti irreversibili a livello cantonale. Ma, secondo il parere giuridico, i cantoni hanno un margine di manovra estremamente limitato: Zurigo chiede quindi alla Confederazione di creare una base legale nazionale. "Una procedura di consultazione a livello federale porterebbe a un dibattito di società", ha dichiarato Thomas Sägesser, vice segretario generale della Dipartimento cantonale della sanità, per il quale la decisione è in definitiva una questione politica. Dal canto suo, Rickli ha dichiarato di non aver ancora sentito che la Confederazione si stia adoperando in questa direzione.
Per UDC "tendenza preoccupante"
Le prime reazioni dei partiti politici zurighesi non si sono fatte attendere. L'UDC ha accolto con favore le richieste di Rickli e ha definito il cambiamento di sesso una "tendenza preoccupante". L'alternativa di sinistra (AL), invece, si è detta "contraria a un divieto motivato solo da un punto di vista ideologico". Anche il PS ha criticato la richiesta, affermando che "la capacità di discernimento non dipende dall'età". Secondo i socialisti, Zurigo vuole imporre divieti inutili ai giovani.