Il sondaggio
Votazioni federali, un chiaro no e un sì risicato il 30 novembre
©Gabriele Putzu
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Ats
8 ore fa
Pubblicato il primo sondaggio sulle votazioni del 30 novembre: luce verde dagli svizzero all'iniziativa sul Servizio civico, bocciata, per contro, quella per il futuro.

Se si fosse votato all'inizio di ottobre, dalle urne sarebbe uscito un netto no all'iniziativa per il futuro, e un sì di stretta misura all'iniziativa Servizio civico. È quanto emerge dal primo sondaggio effettuato da 20 Minuten e Tamedia e pubblicato oggi in vista delle votazioni federali del 30 novembre. Il servizio civico obbligatorio ottiene il sostegno di Centro, PLR, Verdi liberali e Verdi, mentre l'iniziativa della Gioventù socialista (GISO) solo del campo rosso-verde.

No all'iniziativa per il futuro

Secondo il sondaggio, la formazione dell'opinione sull'Iniziativa popolare "Per una politica climatica sociale finanziata in modo fiscalmente equo (Iniziativa per il futuro)" è in fase avanzata. Il testo della GISO, che chiede l'introduzione di un'imposta a livello federale del 50% sulle successioni e donazioni superiori a 50 milioni di franchi per contrastare la crisi climatica, è bocciata dal 67% degli interrogati, accolta dal 31% mentre un 2% si è detto ancora indeciso. A sostenere chiaramente l'Iniziativa per il futuro sono i simpatizzanti dei Verdi e del Partito socialista (PS) rispettivamente nella misura del 77% e del 70%. A respingerla in modo netto sono gli elettori del PLR (91%), dell'UDC (87%), del Centro (81%) e dei Verdi liberali (67%).

Favorevoli e contrari

Le intenzioni di voto variano in modo significativo in base all'età, al sesso, al luogo di residenza e al reddito. La percentuale dei no è inferiore tra le persone con basso reddito (60%) rispetto a quelle con reddito elevato (76%) e tra i più giovani (56%) rispetto ai più anziani (73%). Inoltre la quota di donne contrarie (62%) è più bassa di quella degli uomini (71%). L'opposizione al testo è poi più netta nelle zone rurali (71%) che nelle città (58%). Nella Svizzera italiana i contrari sono il 64% i favorevoli il 34% e gli indecisi il 2%. Simili percentuali si registrano anche nella Svizzera tedesca (rispettivamente il 68%, 30% e 2%) e nella Svizzera francese (60%, 36% e 4%). Per i favorevoli, l'argomentazione secondo cui l'iniziativa combatte la disuguaglianza di ricchezza è in cima alla lista, mentre i contrari temono per la piazza economica a causa del rischio di partenza di aziende.

Luce verde all'iniziativa sul servizio civico

A favore dell'Iniziativa popolare "per una Svizzera che si impegna (Iniziativa Servizio civico)", secondo la quale tutte le persone con cittadinanza svizzera dovrebbero prestare un servizio a beneficio della collettività e dell'ambiente, si sono espressi il 51% degli interrogati, mentre si sono detti contrari il 44%. Gli indecisi sono il 5%. L'altissima percentuale di risposte "piuttosto sì" e "piuttosto no" indica un livello di conoscenza molto basso e una formazione di opinione poco avanzata, sottolineano gli autori dell'indagine. In generale iniziative con questa situazione di partenza perdono favori nel corso della campagna di votazione.

I fronti

Il servizio civico è sostenuto tra i simpatizzanti dei Verdi, dei Verdi liberali, del Centro e del PLR, mentre la base dell'UDC e del PS è contraria. Netta la disparità di voto tra donne e uomini: il testo è bocciato nella misura del 52% dalle prime e del 35% dai secondi. Poiché oggi solo gli uomini sono soggetti all'obbligo di prestare servizio (nell'esercito o civile), la proposta riguarda in particolare le donne. A livello regionale, nella Svizzera italiana i contrari sono il 43%, i favorevoli il 46% e gli indecisi l'11%, nella Svizzera tedesca sono rispettivamente il 43% il 52% e 5% e in quella francese il 45%, il 48% e il 7%. Il basso sostegno delle donne si spiega in particolare con il fatto che già oggi esse dedicano una parte importante del loro tempo a lavori non retribuiti. L'obbligo di prestare servizio aumenterebbe ulteriormente il loro carico di lavoro. I favorevoli all'iniziativa sono convinti che da un lato l'impegno per la collettività e il lavoro con altre persone favorirebbe la coesione sociale e rafforzerebbe la democrazia e dall'altro l'iniziativa garantirebbe una parità di opportunità effettiva, consentendo a persone finora escluse, come le donne, o gli uomini considerati "non idonei" dall'esercito, di dare il loro contributo.

Il sondaggio

Al sondaggio condotto l'8 e 9 ottobre da Tamedia e 20 Minuten in collaborazione con l'Istituto Leewas hanno partecipato 11'178 persone di tutta la Svizzera di cui 155 del Ticino. Il margine di errore è di ±1,6 %.