
A partire dalla prossima primavera, l'associazione Electronic Monitoring (EM) metterà a disposizione dei Cantoni un nuovo strumento, denominato "kit di partenza", per un migliore monitoraggio delle persone sottoposte a sorveglianza elettronica.
Il Ticino non è membro
I 22 Cantoni membri di EM (tra cui figurano i Grigioni, ma non Ticino, Friburgo, Vallese e Giura; quest'ultimo aderirà all'associazione il prossimo primo gennaio) hanno deciso di istituire una centrale di sorveglianza comune per garantire un controllo attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette, indica un comunicato diramato oggi pomeriggio da EM. Il kit contiene ad esempio linee guida e descrizioni dei processi per la sorveglianza dei trasgressori con braccialetti elettronici, ha precisato EM e Keystone-ATS. Il nuovo strumento rappresenta una pietra miliare nell'introduzione della sorveglianza elettronica attiva degli autori di violenza domestica. Faciliterà il passaggio da una sorveglianza passiva a una vera e propria protezione delle vittime grazie a una soluzione sicura, moderna e armonizzata tra i Cantoni, si legge nella nota.
Il progetto pilota zurighese
Un progetto pilota condotto nel canton Zurigo ha dimostrato che la sorveglianza attiva va coordinata a livello intercantonale. Un sistema armonizzato e centralizzato è indispensabile per monitorare i divieti di accesso a determinate zone oltre i confini cantonali e consentire un intervento rapido in caso di necessità. Dallo scorso dicembre i Cantoni membri si avvalgono della cavigliera elettronica come sistema comune per la sorveglianza passiva e in parte attiva quale alternativa alla detenzione. EM ha il mandato di sviluppare ulteriormente dal punto di vista tecnologico la sorveglianza dinamica nell'ambito di procedimenti civili e penali e di garantirla, in particolare nei casi di violenza, minacce o stalking.
