Svizzera
Valore locativo, "Abolirlo porterà più equità fiscale"
©Chiara Zocchetti
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Ats
18 ore fa
Il Comitato interpartitico "SÌ a imposte giuste" spiega perché sostenere il tema oggetto di votazione il prossimo 28 settembre.

Approvando la nuova tassa immobiliare, facoltativa, e la conseguente abolizione del valore locativo, viene soppresso un prelievo antiquato che penalizza le famiglie, i pensionati con redditi bassi, chi vuole comprare una casa oppure l'eredita. Ne è convinto il comitato interpartitico (PLR, UDC, Centro, Verdi liberali) "SÌ a imposte giuste" che invita popolo e cantoni ad approvare la modifica della Costituzione federale in votazione il prossimo 28 di settembre. Il valore locativo, introdotto nel 1915, rappresenta un reddito fittizio, calcolato sulla base dell'importo che si potrebbe ricavare dalla locazione dell'immobile, da cui il proprietario può dedurre gli interessi passivi e i costi di manutenzione.

Un relitto del passato

Si tratta di un unicum a livello internazionale, hanno sostenuto davanti ai media il Consigliere agli Stati, Pirmin Bischof (Centro/SO) e la consigliera nazionale Daniela Schneeberger (PLR/BL), che paradossalmente premia chi fa debiti, i cui interessi al momento si possono detrarre dalle imposte, e punisce invece chi li ripaga. Un vero "sonderfall" negativo per la Svizzera, secondo Schneeberger, che pesa sulle famiglie le quali, oltre a dover racimolare i soldi per acquistare casa, devono pagare gli interessi sull'ipoteca cui si aggiunge un reddito inesistente. L'attuale situazione scoraggia anche le famiglie dall'acquistare casa proprio per il timore del valore locativo e di un aumento del prelievo fiscale, ha aggiunto la deputata basilese. Introdotto come tassa di guerra temporanea nel 1915, il valore locativo non ha oramai più motivo di essere, secondo la deputata basilese e il consigliere nazionale Gregor Rutz (UDC/ZH), con quest'ultimo che ha tirato in ballo anche l'ex consigliere federale socialista (PS che ha votato contro la riforma nel dicembre scorso. n.d.r), Otto Stich, critico nei confronti dell'attuale sistema di imposizione della proprietà.

Punire i virtuosi

Riflessioni, queste ultime, fatte proprie anche da Pierre-André Page (UDC/FR) e Paolo Pamini (UDC/TI), secondo i quali il valore locativo è ingiusto e obsoleto, poiché penalizza soprattutto coloro che hanno ripagato il debito, ossia che hanno agito virtuosamente. Si tratta sovente di persone anziane a beneficio della sola pensione, che si vedono accollare un'entrata inesistente e sulla quale devono pure pagare le imposte, ha dichiarato il consigliere nazionale Markus Ritter (Centro/SG), nonché presidente dell'Unione svizzera dei contadini, che ha ricordato la situazione già difficile in cui si trovano gli agricoltori. Reddito apparente che non è fisso ma può variare verso l'alto, specie se lo Stato ha bisogno di soldi, ha messo in guardia Page.

Basta deduzioni

L'abrogazione del valore locativo, come sottolineato invece da Pirmin Bischof e Martin Bäumle (Verdi liberali/ZH), crea insomma maggiore equità fiscale perché accompagnata dalla cancellazione di tutte le deduzioni attualmente possibili, come i costi di manutenzione e gli interessi. "È vero che i costi per il miglioramento energetico non potranno può essere detratti a livello di imposta federale diretta, tuttavia questa possibilità, a me cara, rimarrà per i Cantoni che in materia potranno muoversi come meglio credono", ha sottolineato il consigliere nazionale verde-liberale.

Un buon compromesso

La riforma, frutto di lavori durati anni, rappresenta un buon compromesso - tipicamente svizzero come udito in aula - poiché dà ai Cantoni a vocazione turistica come Vallese, Grigioni e Ticino la possibilità, quindi non l'obbligo, di introdurre una tassa immobiliare sulle residenze secondarie, in modo da compensare i mancati introiti fiscali, ha affermato Paolo Pamini, che parlato di "federalismo vissuto". A parere del deputato ticinese, il suo cantone, compresi Vallese e Grigioni, sembrano muoversi in questa direzione. Pamini ha poi ricordato che l'abolizione del valore locativo è connessa al sì alla nuova tassa immobiliare, sulla quale si voterà a fine settembre: in caso di no alle urne, tutto rimarrà come adesso.

L'eccezione

Un altro aspetto positivo della riforma, secondo il comitato, riguarda anche l'eccezione prevista per coloro, specie giovani famiglie, che intendono metter su casa. In questo caso, la legge contempla la possibilità di detrarre gli interessi ipotecari per dieci anni, ha specificato Schneeberger. Grazie all'abolizione del valore locativo e a questa eccezione, la riforma consente anche la realizzazione di una promessa, oggi disattesa dal Consiglio federale, inclusa nella Costituzione federale, ossia facilitare l'accesso alla proprietà.

Le ricadute

Il comitato ha anche minimizzato le tanto temute perdite per l'erario causate dall'eliminazione del valore locativo. In questo periodo di interessi ipotecari storicamente bassi, ci sarebbero minori introiti per il fisco, ma la situazione potrebbe cambiare giacché con l'aumentare del costo del denaro la casse statali ne trarranno un beneficio, ha spiegato Page. Va poi tenuto conto del fatto che parte dei mancati introiti potrebbero venir compensati con la nuova tassa immobiliare. Stando al Consiglio federale, che la settimana scorsa ha lanciato la campagna di voto a sostegno della riforma, le minori entrate globali sono stimate in 1,8 miliardi di franchi, di cui 400 milioni in meno per la Confederazione e 1,4 milioni per Cantoni e Comuni. A ciò si aggiungono minori entrate per 260 milioni dalle imposte percepite sulle case secondarie. Con un tasso ipotecario del 3% la situazione è rovesciata, con maggiori entrate per Confederazione, Cantoni e Comuni.