
L'Università di Zurigo ha deciso di rendere pubblici tutti i passaggi del contratto di sponsorizzazione concluso con UBS per la creazione di un istituto associato presso la facoltà di economia. L'ateneo ha inoltre annunciato oggi che non ci sarà un'aula con l'insegna della grande banca. Le decisioni sono motivate dalla necessità di garantire la trasparenza nell'impiego di fondi privati, scrive oggi l'Università in una nota. L'istituto di credito aveva annunciato un anno fa, in occasione del suo 150esimo anniversario, il versamento all'ateneo di 100 milioni di franchi per la creazione dello "UBS International Center of Economics in Society" e per il finanziamento di cinque cattedre della facoltà di economia. Il contratto aveva sollevato perplessità e proteste nel mondo accademico. Dopo una prima pubblicazione del contratto con ampi passaggi censurati, due giornalisti del settimanale di sinistra "WochenZeitung" e dell'edizione svizzera di "Die Zeit", avevano vinto un ricorso davanti all'apposita commissione delle Alte scuole zurighese. L'università aveva in seguito pubblicato una versione meno censurata del contratto, in cui rimanevano comunque annerite tutte le indicazioni sui finanziamenti effettivi garantiti dalla grande banca. Non soddisfatti, i due giornalisti hanno inoltrato un nuovo ricorso davanti al Tribunale amministrativo cantonale, che l'annuncio fatto oggi rende di fatto obsoleto.
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