Vallese
Una nuova grotta artificiale nel ghiacciaio del Rodano suscita polemiche
Il ghiacciaio del Rodano nel 2004. Immagine Wikimedia Commons
Il ghiacciaio del Rodano nel 2004. Immagine Wikimedia Commons
La Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio reagisce alla possibile costruzione non autorizzata di una grotta di ghiaccio.

I ghiacciai vallesani continuano a occupare la stampa svizzera. Dopo le polemiche relative alla realizzazione della pista di Coppa del mondo di sci alpino sul ghiacciaio del Teodulo a Zermatt, adesso a finire sotto la lente è il ghiacciaio del Rodano. La Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio (SL-FP) reagisce infatti alla possibile costruzione, senza autorizzazione, di una nuova grotta sul ghiacciaio del Rodano. Ha segnalato la questione all'autorità edilizia del Vallese per un'indagine.

Richiesta di chiarimenti

"Vi chiediamo di chiarire i fatti e di prendere le misure necessarie", scrive la Fondazione in una lettera inviata al Consiglio di Stato e alla Commissione edilizia cantonale (CCC), che è stata trasmessa ai media. La Fondazione è anche particolarmente infastidita dall'installazione di nuovi teloni e dallo scavo di una nuova grotta di ghiaccio in un altro punto su un affluente del ghiacciaio.

Paesaggio di importanza nazionale

"Non siamo a conoscenza di alcuna richiesta di permesso di costruzione a questo proposito", insiste la SL-FP. La Fondazione ricorda che il ghiacciaio del Rodano è inserito nell'Inventario federale dei paesaggi, siti e monumenti naturali di importanza nazionale (IFP). Chiede che "tutti i lavori eseguiti senza autorizzazione siano bloccati" e che tutti i teloni, nuovi o vecchi, siano rimossi.