Svizzera
Una “dichiarazione d’amore” contro l’alcol
Immagine CdT/Zocchetti
Immagine CdT/Zocchetti
Daniele Coroneo
3 anni fa
In occasione dell’apertura delle votazioni sulla vendita di alcol nei negozi Migros, Dipendenze Svizzera invia al colosso del commercio al dettaglio una “dichiarazione d’amore” e lancia una petizione

Dipendenze Svizzera scende in campo nel dibattito sulla vendita di alcol alla Migros e lo fa con una “dichiarazione d’amore” al gigante della vendita al dettaglio. “Cara Migros”, inizia la fondazione attiva nella lotta alle dipendenze, “sei sempre stata visionaria e per questo ti amiamo. Da quasi 100 anni non vendi alcol, perché sai che l’alcol non è una bevanda come le altre”.

Abbinata a questa “dichiarazione d’amore” (disponibile unicamente in tedesco e francese) c’è una petizione online, lanciata questa mattina, per chiedere alla Migros di rinunciare alla vendita di prodotti alcolici. Proprio oggi iniziano le procedure di votazione che decideranno, il prossimo 4 giugno, se nei negozi della marca arancione gli svizzeri potranno acquistare o meno bevande alcoliche.

Un problema reale
Secondo Dipendenze Svizzera, la posta in gioco è alta: “Con circa 900 punti vendita supplementari, la vendita di alcol alla Migros aumenterebbe considerevolmente i problemi legati all’alcol in Svizzera”. “L’alcol non è un bene di consumo come gli altri, ma una sostanza psicoattiva che può causare numerosi danni”.

Troppa offerta
Anche solo l’esposizione sugli scaffali di prodotti a base di alcol, ritiene l’associazione, potrebbe essere problematica: “Per le circa 250’000 persone dipendenti dall’alcol e per gli innumerevoli altri che hanno superato la loro dipendenza, è particolarmente importante potere continuare a fare acquisti senza essere continuamente esposti a degli incitamenti a consumare” alcol. Anche perché, riferisce Dipendenze Svizzera, “un’estensione dell’offerta si affianca di solito a una guerra dei prezzi. L’alcol diventa così meno caro, cosa che ha delle conseguenze negative per i gruppi più vulnerabili della popolazione e per i giovani”.

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