
Nel cuore delle Alpi svizzere, a 2’225 metri sul livello del mare, è stata costruita un’enorme “batteria ad acqua”, che è diventata operativa in questi giorni. Il principio di funzionamento è semplice. Sopra la montagna sono stati posizionati, a differenti altezze, due grandi bacini idrici: quando c’è necessità di elettricità, l’acqua passa dal bacino superiore a quello inferiore tramite delle turbine che generano energia elettrica, proprio come accade nelle classiche centrali idroelettriche. Quando invece c’è sovrabbondanza di energia, delle pompe idrauliche si occuperanno di riportare l’acqua dall’invaso inferiore a quello superiore. L’impianto è stato messo in servizio lo scorso 1° luglio, ma verrà inaugurato ufficialmente a settembre (sabato 10 e domenica 11) quando verranno aperte le porte al pubblico.
La centrale in numeri
La capacità di produzione elettrica è pari a 900 Mw ottenuti grazie a sei turbine, sufficienti per fornire energia a 900mila case. Quella di immagazzinamento è pari invece a 20 milioni di kWh, che corrisponde a quella di 400 mila batterie di automobili elettriche. Con questa batteria, sarà possibile produrre una parte dell’energia necessaria alla rete elettrica svizzera ed europea nei momenti di maggiore bisogno, grazie all’immagazzinamento dell’elettricità nei momenti di minor richiesta. 5 minuti è invece il tempo necessario per passare dalla fase in cui l’acqua viene pompata a quella in cui fa girare le turbine alla massima potenza.
14 anni di lavori
Della costruzione della batteria ad acqua se n’è occupata la società elvetica Nant de Drance. Il cuore di questa realizzazione si trova 600 metri sotto terra, tra i bacini artificiali di Emosson e Vieux Emosson (costruito nel 1955), nel Canton Vallese. Sono stati necessari ben 14 anni per realizzare questa importante struttura; una tempistica influenzata da notevoli problemi di ingegneria e logistica da risolvere, compresa la necessità di costruire un tunnel di 17km sotto le Alpi per poter trasportare il materiale da costruzione. Al centro dell’impianto è presente una grande sala lunga 200 metri e larga 32, contenente le pompe necessarie alla ricarica della batteria, portando l’acqua dal bacino inferiore a quello superiore. Per poter realizzare questo progetto, l’altezza della diga di Vieux Emosson è stata aumentata di 20 metri per consentire agli invasi di immagazzinare più acqua e quindi creare più energia.
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