
La Confederazione e i Cantoni lanciano un piano d'azione quadriennale per migliorare la lotta contro le infezioni nelle case per anziani e di cura. L'obiettivo è sensibilizzare tutti gli attori interessati sull'importanza della prevenzione e del controllo delle infezioni in questi istituti e promuovere l'attuazione sistematica delle misure appropriate. La pandemia di Covid-19 ha colpito duramente le case per anziani e di cura, evidenziando l'importanza della prevenzione delle infezioni correlate all'assistenza in queste strutture. Si è dovuto trovare un equilibrio tra le misure di protezione e il mantenimento della qualità di vita dei residenti. Questo contesto difficile ha messo in luce la necessità di elaborare un piano d'azione nazionale, afferma un comunicato diramato oggi dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Il piano d'azione - frutto di una collaborazione tra l'UFSP, i Cantoni, l'associazione di categoria dei fornitori di servizi per persone anziane Curaviva, nonché diversi istituti di formazione e associazioni specializzate - comprende sei pacchetti di misure.
Cosa prevede il piano
Il primo, incentrato sugli istituti e sui Cantoni, incoraggia la nomina di persone di riferimento per la prevenzione delle infezioni e la promozione di reti di scambio interprofessionali. Gli altri pacchetti di misure riguardano l'elaborazione di requisiti minimi per le case per anziani e di cura, nonché la formulazione di raccomandazioni nazionali su temi inerenti alla prevenzione delle infezioni pertinenti per tali strutture. Trattano inoltre l'aspetto della promozione della formazione specifica del personale impiegato negli istituti. Nel piano d'azione rientra anche il primo rilevamento nazionale della prevalenza delle infezioni, condotto dalla Clinica di infettivologia, prevenzione delle infezioni e medicina di viaggio della Svizzera orientale (HOCH Health Ostschweiz) nel settembre del 2024 in 94 case per anziani e di cura in Svizzera, interessando in totale 7'244 residenti.
I risultati
I risultati pubblicati oggi mostrano che il 2,3% dei residenti presentava un'infezione, mentre il 2,6% riceveva un trattamento antibiotico, il che corrisponde alla media europea. Le infezioni più frequenti in Svizzera erano quelle delle vie urinarie (44%), seguite dalle infezioni delle vie respiratorie (15%) e da quelle della cute/dei tessuti molli (15%). La presenza di un catetere vescicale è il principale fattore di rischio di infezioni correlate all'assistenza. I risultati di questo rilevamento - si legge nel comunicato - saranno presi in considerazione nella definizione delle priorità per l'elaborazione delle raccomandazioni di prevenzione e di controllo delle infezioni destinate alle case per anziani e di cura.